Dalle foreste alla barriera corallina

durata viaggio 18 giorni

 

1° giorno
Parigi-Antananarivo
 
Voli di linea. Il mattino partenza per Antananarivo, dove si arriva in serata. Pasti a bordo. Pernottamento in hotel.
 
2° e 3° giorno
Antananarivo-Andasibé-Antsirabé
 
La capitale si estende sull’altopiano dell’Imerina a 1400 metri di altezza tra ripide scalinate, giardini fioriti e tipiche abitazioni. Fondata come fortezza all’inizio del XVII secolo dai re Merina, che ne avevano fatto la residenza principale, fu conquistata dai francesi nel 1895 e divenne la loro capitale in terra malgascia. Tana, come viene chiamata da tutti, ha richiamato a sé molti abitanti delle campagne circostanti ed è diventata una metropoli che conta circa un milione e mezzo di abitanti. Breve visita della città e di alcuni dei suoi mercati e poi via percorrendo la strada che la collega alla costa orientale scendendo dalle Alte Terre, dorsale rocciosa che taglia in due l’isola da nord a sud decretandone la dicotomia climatica tra est ed ovest. Qui le pendici sono ricoperte di vegetazione, verdi felci contrastano con la tipica terra rossa e un po’ ovunque spuntano slanciati bamboo, generosi banani e ravanal, l’albero del viaggiatore da cui gli abitanti traggono il legno per la costruzione delle capanne. Una breve deviazione dalla strada principale porta ad Andasibe, un piccolo quanto caratteristico villaggio nato lungo la ferrovia grazie al commercio del legname. Qui tutto è fatto in legno e sembra di passeggiare in un villaggio di frontiera del vecchio West, ma l’importanza del luogo è data dall’accesso al parco nazionale che ospita numerosi gruppi famigliari di Indri-Indri, la specie lemuride più grande. Assolutamente suggestivo camminare al mattino nella boscaglia alla ricerca di qualche famiglia di questi bellissimi animali, scorgerne gli agili movimenti tra i rami e soprattutto ascoltarne il potente verso di allarme! Lungo l’asfalto che riporta alla capitale un’altra occasione per conoscere alcune caratteristiche specie endemiche dell’isola si trova nella piccola riserva di Mandraka, la più grande raccolta del paese di camaleonti, geky ed insetti dalle straordinarie capacità mimetiche, ma anche buffi rettili e ranocchie “pomodoro”. Davvero curioso! Arrivo ad Antsirabé, cittadina fondata nel 1872 da un gruppo di missionari norvegesi a 1500 metri di altezza, è al centro di una ricca regione agricola che produce riso e mais… ma anche uva, con la quale vengono prodotti 500.000 litri di vino l’anno. Frequentata località termale dal tempo dei francesi, è la capitale dei “pousse-pousses”, mezzo di trasporto urbano a braccia umoristicamente decorato. Antsirabé è uno dei centri più moderni ed importanti del Madagascar, molto noto per il commercio delle pietre semi-preziose tagliate e vendute nei vari negozietti. Cena e pernottamenti in albergo ad Andasibé e Antsirabé.
 
dal 4° al 6° giorno
La discesa del fiume Tsiribihina-Bekopaka
 
Proseguimento, con un tragitto di circa 5 ore, attraverso le regioni desertiche dell’ovest sino a Miandrivazo. Poi si raggiunge, con un percorso di circa 30 chilometri, l’attracco di Masiakampy, dove inizierà la navigazione in barca a motore lungo il fiume Tsiribihina. È un tragitto di 145 chilometri che si percorre lentamente, fermandosi nei villaggi e ammirando la fauna locale, tra gole, cascate, piccole piscine naturali, brandelli di foresta con lemuri, tartarughe e un tripudio di uccelli. Pernottamenti al campo sulle rive del fiume. Il 6° giorno arrivo all’imbarcadero finale e continuazione su Bekopaka, nella regione degli Tsingy, dopo aver una volta ancora traghettato un fiume, il Manambolo. 
 
dal 7° al 8° giorno
Escursione agli Tsingy-Morondava
 
Il mattino una bella escursione in piroga sul Manambolo porta fino alle grotte dei “vazimba”, gli antenati. Nel pomeriggio visita della porzione meridionale del Parco (detta Petits Tsingy) a piedi. Un incredibile labirinto di pinnacoli carsici (Tsingy = ago in malgascio) e slanciate forme erose dagli agenti atmosferici emergenti dalla foresta attende i viaggiatori. E’ davvero un angolo magico di calcari appuntiti, gole e passaggi che porterà il visitatore anche sopra gli “aghi” per una visione d’insieme e nello stesso tempo dettagliata dell’area. Con i suoi 150.000 ettari l’insieme degli Tsingy forma una barriera pressoché invalicabile ed impenetrabile che ha facilitato il mantenimento dell’habitat originale ed il mantenimento di flora e fauna endemiche. Nel parco, la più grande area protetta dell’isola, sono state contate 90 specie di uccelli, otto specie di rettili, 11 specie di lemuri. In alternativa, per chi non soffre di vertigini, la visita dei “grandi tsingy” dove si attraversa un incredibile ponte sospeso sugli aghi di calcare. Cene e pernottamenti in un semplice albergo. L’ 8° giorno si riprende la strada. Ancora 2 traghetti e curiosi villaggi sakalava dominati dai giganti della foresta e si raggiunge Morondava, bella cittadina costiera, tra spiagge e foreste di mangrovie. Prima dell’arrivo si attraversa la celeberrima ed ultrafotografata “avenue des baobab”, uno splendido viale lungo circa 15 chilometri, fiancheggiato da imponenti esemplari di Adansonia Grandidieri. Cena e pernottamento in hotel. 
 
dal 9° al 13° giorno
il Canale di Mozambico: Belo sur Mer-Andavadoaka-Salary-Ifaty
 
Queste giornate sono dedicate alla scoperta di un eccezionale territorio. Eccezionale perché offre più di 100 km di spiagge deserte lungo baie di sabbia fine, perché il blu delle sue acque raggiunge un’intensità rara, perchè al largo transitano le imbarcazioni dei pescatori Vezo. Veri e propri nomadi dell’oceano, navigano su piroghe ricavate direttamente da un tronco di legno tenero, scavato a mano, ed utilizzano le vele delle loro piroghe a bilanciere per ripararsi durante i bivacchi notturni sulle spiagge. Le tecniche di pesca ed i materiali usati (arpioni e reti) sono tradizionali. Il mattino dell'9° giorno partenza in fuoristrada su di una pista che si snoda nella foresta. Il guado di un fiume dalla sabbia candida, bordato di rossa laterite, gli stagni disseminati di ninfee, i grandi baobab, le smisurate, abbacinanti saline sono alcuni dei momenti che introducono a Belo sur Mer, situato ad una sessantina di chilometri a volo d’uccello a sud di Morondava. E’ un villaggio fuori dal tempo, lontano dal mondo e chiuso nella sua splendida baia dalle acque color turchese e smeraldo, in alcuni periodi dell’anno raggiungibile solo via mare. Un interessante cantiere navale artigianale produce piroghe e i gozzi che ancora solcano le acque del Canale del Mozambico. Il panorama in riva al mare è una visione paradisiaca! Il giorno successivo una pista porterà ad aggirare il grande delta del fiume Mangoky, verso Morombe. E da qui una pista attraverso una natura incontaminata da cui emergono curiosi baobab, piccoli, paffuti e bizzarri, permetterà di riguadagnare la costa, le cui acque ospitano una varietà incredibile di vita marina. Protette dalle dune e dalla barriera corallina, le spiagge sono lambite dolcemente dall’acqua. Il blu del mare spicca per contrasto col chiarore della sabbia e blocchi rocciosi torturati dalle onde spuntano qua e là offrendo asilo a colonie di uccelli. Inizia qui anche la sorprendente foresta spinosa, che continua verso sud con le sue piante ridotte all’essenziale, mentre boschetti di mangrovie interrompono la linea della costa. I villaggi di pescatori Vezo si susseguono, alternati ad interminabili lembi di spiaggia vergine… poco più in là la barriera corallina invita a soste indimenticabili… Fino a Salary, situato su una duna candida lambita dalle onde, e poi a Ifaty, villaggio noto per le sue saline che forniscono il sale iodato utilizzato da tutti i malgasci. I pernottamenti si faranno in piccole strutture di grande fascino in riva al mare, isolate dal mondo, circondate da spiagge intonse ed arricchite dai tramonti che infuocano il Canale di Mozambico. Pernottamenti in Hotel tranne la notte del 10° al campo. 
 
14° e 15° giorno
Tulear-Parco dell’Isalo-Ambalavao
 
Il mattino arrivo a Tulear e una puntata al mercato delle conchiglie, dove se ne possono acquistare di ogni forma, dimensione e colore… ma attenzione alle specie protette! Poi, abbandonato il Canale di Mozambico, si piega verso l’interno e si giunge, con un percorso di circa 250 chilometri che offre panorami molto diversificati, a Ranohira. La giornata seguente è dedicata ad un’escursione nel parco dell’Isalo, un insieme straordinario di rocce di arenaria modellate in forme bizzarre, lavorate come merletti. L’acqua ed il vento carico di sabbia hanno conferito ai teneri pinnacoli un aspetto da castello fatato, da fortezza in rovina. Nei profondi canyons lunghi chilometri, i cui picchi possono arrivare a 200 metri, scorrono fiumi a volte permanenti. Popolato da una cinquantina di specie di uccelli e varie specie di lemuri, il territorio del parco, che si estende ad un’altitudine tra gli 820 e i 1300 metri, presenta rarità vegetali endemiche come il baobab nano e il pachypodium rosulatum, particolare albero a forma di bottiglia. Con grande sorpresa si scorge una spettacolare piscina naturale, inserita tra un insieme di rocce nude e lussureggiante vegetazione. Ma Isalo non è solo una meraviglia naturale, è anche un luogo affascinante e misterioso, associato a tutta una serie di fady, tabù. L’etnia dominante in questa regione è quella dei Bara, che praticano l’allevamento degli zebù. Il pomeriggio del 15° giorno partenza per Ambalavao attraverso le grandi savane del centro-sud ed il il Plateau di Horombe. Pernottamento in  Hotel a Ranohira ed Ambalavao. 
 
dal 16° al 17° giorno
Fianarantsoa-Ambositra-Antananarivo
 
La regione di Ambalavao è nota per i suo splendidi vigneti, piantagioni di soia e le fabbriche di carta “antaimoro”. Il processo di lavorazione artigianale, abbastanza lungo, è gestito in prevalenza dalle donne. La carta si ricava dalla corteccia di un arbusto della famiglia delle moracee che, ridotta in poltiglia, viene distesa su telai di legno di diverse misure e forme e decorata con fiori freschi leggermente pressati. Dopo alcune giornate di essiccazione al sole, la splendida carta è pronta! Si raggiunge Fianarantsoa, 140 000 abitanti, antica città reale fondata nel 1830 e convertita alla religione cristiana. Molte sono le chiese sulle colline che la circondano, coltivate a vite e a riso. Ma ecco Ambositra, centro celebre per l’artigianato del legno prodotto dai Zafimaniry che vivono in villaggi sparsi nelle montagne circostanti e raggiungibili solo a piedi. Magnifici i lavori di intarsio con essenze pregiate e le stoffe tessute a mano in seta grezza. Le Alte Terre sono di grande suggestione: monti vulcanici e colline coltivate a terrazzo sono disseminati di minuscoli villaggi e casine che sembrano uscire da un disegno di bimbo… nei piccoli centri colpisce un’architettura d’altri tempi e l’incontro con la gente è quanto mai piacevole. Cena e pernottamento in albergo lungo il percorso. Il 17° giorno continuazione su Antananarivo dove si possono effettuare gli ultimi acquisti. Un passaggio al mercato dell’artigianato è d’obbligo. Qui infatti si possono trovare gli oggetti prodotti in tutte le regioni del Madagascar. Cena libera e trasferimento in aeroporto.
 
18° giorno
Antananarivo-Italia
 
Imbarco sul volo di rientro in Europa. Arrivo previsto in mattinata.
 

 


Viaggio base 4 partecipanti in camera doppia, con autista/guida locale francofono -  con 10 passeggeri tour leader dall’Italia

 

 

 

Prezzi e date di partenza

data di partenza rientro Note particolari Prezzo HS Calc
2025 Ven. 30 Mag Lun. 16 Giu 3590 -

Calcolo del prezzo


Descrizione Costo
Costi fissi
Prezzo base a persona in camera doppia € 3590
isc + assicurazione medico/bagaglio € 80
Supplemento alta stagione € 0
Tasse aeroportuali indicativamente* € 0
Costi accessori e supplementi
Supplemento camera singola € 700
Visto di entrata nel paese/i € 40
supplemeto base 2 partecipanti € 300
  TOTALE DEI COSTI  

costi annessi e supplementi


Costo a persona Prezzo
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto € 0
Sistemazione in singola € 700
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio € 80
Visto di entrata nel paese/i € 40
supplemento base 2 € 300


La quota comprende:
  • Sistemazione in camera doppia e tenda, come da programma 
  • Trasferimenti da e per gli aeroporti in Madagascar
  • Circuito a bordo di veicolo fuoristrada ed escursioni in battello 
  • Pensione completa in circuito
  • Tutte le escursioni e le visite citate nel programma
 
La quota non comprende:
  • I voli internazionali (prenotabili alla miglior tariffa al momento dell’iscizione)
  • Iscrizione ed assicurazione medico/bagaglio: 80 Euro
  • Le tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge (da calcolare al momento della partenza)
  • I pasti ad Antananarivo
  • Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato
  • Eventuali test/tamponi anticovid
 
Supplementi:
Visto d’ingresso
Supplemento base 2
*Eventuale supplemento alta stagione vettore aereo
Supplemento camera singola
Assicurazione annullamento facoltativa 
 

 



Assicurazione Annullamento facoltativa


Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.

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Punti forti del viaggio

Antananarivo, navigazione sullo Tsiribihina, il Parco degli Tsingy, il Canale di Mozambico e le spiagge delle costa ovest, il parco dell'Isalo, le Alte Terre, il parco di Perinet.

In Breve...

Un viaggio completo. di più non si può chiedere in 18 giorni! La discesa del fiume Tsiribihina tra lembi di foresta, l'unicità dei paesaggi offerti dagli Tsingy con i loro aghi calcarei, i colori stupefacenti del Canale di Mozambico orlato di sabbie chiare che si tuffano in acqua in piccole dune, il parco dell'isalo e le sue rocce straziate dal vento, le alte terre e i buffi villaggi che si specchiano in verdissime risaie e per finire il parco di Perinet per un incontro con l'Indi-indri... Il più grande tra i lemuri. Il tutto condito da una flora endemica che solo il Madagascar può offrire!

Richiesto per partire:

  • Passaporto valido
  • Visto/i ottenibile in loco