1° giorno
Italia–Reykjavik/Keflavik
Volo dall’Italia. Trasferimento in albergo a Reykjavik
2° giorno
Thingvellir-Snaefellsness
Lasciamo Reykjavik ed iniziamo il nostro viaggio visitando il luogo forse più famoso turisticamente, il parco nazionale di Thingvellir storicamente sede dell’antico parlamento islandese, è il sito, di grande interesse geologico, in cui numerosi canyon e crepacci evidenziano una lunga frattura nella crosta terrestre, risultato del lento ed inesorabile allontanamento tra la placca europea e quella nord americana. Ci inoltriamo in Kaldidalur, pista per 4x4 che attraversa la “valle fredda”, tra enormi vulcani a scudo e costeggiando il versante occidentale del maestoso ghiacciaio Langjökull usciamo infine su immense colate laviche. Dopo alcune interessanti soste, tra cui una cascata che sembra nascere dal nulla, entriamo nella penisola dello Snaefellsnes.
3° giorno
penisola di Snaefellsness- Stykkishòlmur-West Fjords
Percorriamo la penisola dello Snaefellsnes, che si estende nell’oceano per circa 100 km ed è dominata costantemente dal famoso vulcano Snaefellsjökull, un gigante di neve e ghiaccio che, circondato quasi totalmente dall’oceano, si eleva fino a quasi 1500 m di altezza. Disegnando il periplo della penisola avremo modo di ammirare stravaganti formazioni di basalto colonnare, vulcani che l’oceano ha totalmente modificato, verdi montagne che si specchiano nel mare, fino a raggiungere Stykkishòlmur, grazioso paese sulla costa nord dello Snaefellsnes. Ci imbarchiamo nel primo pomeriggio sul traghetto che collega la penisola dello Snaefellsnes con i West Fjords e con una bella navigazione tra infinite piccole isole, rallegrati da numerosi uccelli marini sbarchiamo, dopo circa 3 ore di navigazione, sul versante meridionale dei West Fjords.
4° giorno
i fiordi occidentali
La giornata è dedicata alla scoperta dei West Fjords; in questi luoghi il basso impatto turistico ha lasciato intatto un panorama unico: spiagge dai colori più disparati, tra cui un’immensa spiaggia di sottilissima sabbia rosa, che ricordano paradisi tropicali, si alternano a scogliere tra le più alte d’Islanda, come ad esempio Latrabjarg, che ospitano numerose specie di uccelli marini, tra cui la comica pulcinella di mare, uno degli animali simbolo dell’Islanda..
5° giorno
nei fiordi occidentali- Isafjördur-Hornstrandir
Ci inerpichiamo su altopiani, spesso innevati fino a tarda primavera, che ci rivelano panorami unici, testimoni della storia geologica più antica d’Islanda: profondi fiordi formatisi dal ritiro, negli ultimi millenni, d’immensi ghiacciai sono ormai colmati dalle verdi acque dell’oceano, piccoli villaggi di pescatori che nei secoli hanno imparato a sopravvivere in un ambiente così severo, ma che negli ultimi anni sono andati incontro a un progressivo ed inesorabile abbandono, numerose cascate tra cui la bellissima Dynjandi. Continuiamo il nostro itinerario lungo i fiordi occidentali incontrando panorami selvaggi e mozzafiato. Proseguiamo sui fiordi alla volta della costa nord fino ad Isafjördur, “capitale” dei West Fjords. Questa cittadina dal fascino antico, posta su una lingua di sabbia al centro di un fiordo, è di sicuro quella con la posizione più invidiabile d’Islanda. Proseguendo lungo i West Fjords settentrionali sembra di aver voltato pagina: percorreremo una strada caratterizzata fortemente dal suo suggestivo isolamento, dominata dalla selvaggia penisola di Hornstrandir e dal ghiacciaio Drangajökull, incontrando solamente sparute fattorie, gli onnipresenti uccelli e qualche gruppo di foche.
6° giorno
Hòlmavik-Akureyri
Abbandonati i fiordi occidentali il panorama cambia ancora, dopo aver attraversato un altopiano raggiungiamo il piccolo villaggio di pescatori di Hòlmavik ed infine rientriamo sulla Ring road N1, la principale strada islandese che segue alcuni fiordi settentrionali. Deviamo per la penisola di Vatnsnes fino a raggiungere il troll pietrificato Hvitserkur, in realtà un fotogenico faraglione di basalto. Possibile visita all’interessante fattoria museo di Glaumbaer. Procedendo verso est raggiungiamo Akureyri, la bella capitale del nord, che ha in effetti solo un decimo degli abitanti di Reykjavik, posta in una splendida posizione in fondo all’Eyjafjördur, il fiordo più lungo della costa nord.
7° giorno
la cascata Godafoss
Dopo una sosta alla famosa cascata Godafoss, la giornata sarà dedicata alla scoperta del lago Myvatn, ed alla sua antica e complessa storia geologica che è all’origine delle differenti formazioni vulcaniche presenti, tra cui pseudocrateri, grotte con pozze d’acqua calda, Hverfell: vulcano di tefra, dalla cui cima avremo un'eloquente visione d’insieme di Myvatn. Caratteristici sono i “pilastri lavici” di Dimmuborgir e Krafla, spettrale e inquietante, con i suoi sterminati campi di lava risultato di recenti eruzioni, ed attualmente sede di una centrale geotermica.
8° giorno
la caldera di Askja
Ci inoltriamo in off road nel “nulla” islandese attraversando sterminati deserti di lava ed oasi verdeggianti, guadando limpidi fiumi, raggiungiamo la regina delle montagne islandesi: l’Herdubreid, formatasi in seguito ad un’antica eruzione subglaciale. Proseguendo tra sterminati campi di pomici su pista per 4x4 si giungerà all’immensa caldera di Askja, sicuramente uno dei luoghi più spettacolari d’Islanda. Formatasi di recente in seguito all’enorme eruzione del 1875, le cui ceneri arrivarono fino in Norvegia, deve la sua particolarità alla bicromia delle acque di due laghi dalla diversa natura chimica-geologica, in essa contenuti. Con un facile trekking raggiungiamo un punto panoramico sulla caldera a oltre 1000 m di altezza, quota al limite delle nevi perenni, considerata la latitudine dell’Islanda. Rientro in serata ad Akureyri.
9° giorno
Hveravellir-la Montagna della Strega-la cascata Gullfoss-Geysir
Seguendo in off road l’antica pista di Kjolur, che unisce il nord al sud dell’Islanda, si attraversa l’area desertica tra i due grandi ghiacciai Hofsjokull e Langjokull. Si raggiungerà l’area geotermica di Hveravellir, dove ci si potrà rilassare in una pozza di acqua calda naturale. Continuando su Kjolur una piccola deviazione conduce alla “Montagna della Strega “, luogo speciale dai mille colori e leggende. Si raggiungono quindi Gullfoss: la cascata più famosa d’Islanda, che si tuffa con un salto di 20 metri nel canyon del Hvità dominato in lontananza dal ghiacciaio Langjokull e pochi chilometri dopo la famosa aera geotermica di Geysir per assistere alle bizzarre eruzioni di Strokkur, geyser dagli sbuffi che raggiungono i 35 metri di altezza.
10° giorno
Stöng-oasi di Gjàn-Landmannalaugar-Eldgjà
Proseguiamo nell’area tormentata negli ultimi secoli dalle periodiche eruzioni dell’Hekla, visiteremo l’antica fattoria vichinga di Stöng abbandonata nel medioevo proprio in seguito ad un’eruzione del vulcano e poco dopo la bella e verdeggiante oasi di Gjàn ed infine spettacolo a sorpresa…
Ci inoltriamo nella zona forse più bella e varia d’Islanda.. percorrendo un itinerario completamente off-road alle falde del famoso quanto attivo vulcano Hekla raggiungeremo la spettacolare area di Landmannalaugar, dove tra montagne di riolite dai più svariati colori sarà possibile rilassarsi nel laghetto naturale d’acqua calda circondato da originali giardini di lava e fumarole. Imbocchiamo infine una magnifica pista per fuoristrada, e guadando numerosi fiumi e percorrendo verdeggianti canyon, attraversiamo l’immensa fessura vulcanica di Eldgjà fino a raggiungere la costa sud.
11° giorno
Il deserto di Skeidaràrsandur-parco nazionale di Skaftafell- laguna di Jökullsàrlòn
Dirigendoci verso est attraversiamo lo Skeidaràrsandur, “deserto” di natura alluvionale che nel 1996, a causa di un’eruzione subglaciale, fu teatro di una spettacolare, tanto breve quanto immensa, alluvione che ricoprì con enormi blocchi di ghiaccio un’area molto estesa ai piedi della lingua glaciale più grande d’Islanda e, di fatto, interruppe le comunicazioni stradali nell’isola per alcune settimane. Raggiungiamo quindi il parco Nazionale di Skaftafell, ai piedi di giganteschi ghiacciai sotto la cima più alta dell’isola. L’arretramento dei ghiacciai negli ultimi decenni ha prodotto le magnifiche lagune glaciali sulla costa sud: ne visiteremo alcune tra le più belle tra cui la Jökullsàrlòn, quella con la maggior densità di iceberg, tra curiose foche e una miriade di sterne artiche a pesca. Su uno dei ghiacciai ci sarà la possibilità di fare una speciale esperienza adatta a tutti: un trekking con i ramponi alla scoperta di uno degli aspetti geologici d’Islanda più caratteristici.
12° giorno
cascate Skogafoss e Seljalandfoss-Reykjavik
Il tour continua lungo la costa sud che ci fornirà una serie di infinite sorprese, tra le quali: visita a Dyrhòlaey ridente faro che domina un magnifico arco naturale su sterminate spiagge di sabbia nera; Skogafoss: cascata di 60 mt tra le piú impressionanti e leggendarie d’Islanda, sosta alla caratteristica e spettacolare cascata di Seljalandfoss: seguendo un breve sentiero sarà possibile camminare dietro la massa d´acqua. Nel pomeriggio facciamo rientro a Reykjavik.
13° giorno
Keflavik-Italia
Trasferimento (non incluso) all’aeroporto di Keflavik e volo per l’Italia