Islanda speciale in 4X4
durata viaggio 13 giorni
1° giorno
Volo per l’Islanda, arrivo all’aeroporto internazionale di Keflavik e trasferimento in albergo a Reykjavik (50 km).
2° giorno
Si lascia la capitale per iniziare il viaggio visitando il luogo forse più famoso turisticamente, il parco nazionale di Thingvellir storicamente sede dell’antico parlamento islandese. E’ un sito di grande interesse geologico, in cui numerosi canyons e crepacci evidenziano una lunga frattura nella crosta terrestre, risultato del lento ed inesorabile allontanamento tra la placca europea e quella nord americana.
Da qui si procede per Kaldidalur, pista per 4x4 che attraversa la “valle fredda”, tra enormi vulcani a scudo, costeggiando il versante occidentale del maestoso ghiacciaio Langjökull, per uscire infine su immense colate laviche. Dopo alcune interessanti soste, tra cui una cascata che sembra nascere dal nulla, si entra nella penisola dello Snaefellsnes.
3° giorno
Si percorre la penisola dello Snaefellsnes, che si estende nell’oceano per circa 100 km ed è dominata costantemente dal famoso vulcano Snaefellsjökull, un gigante di neve e ghiaccio che, circondato quasi totalmente dall’oceano, si eleva fino a quasi 1500 m di altezza.
Disegnando il periplo della penisola si avrà modo di ammirare stravaganti formazioni di basalto colonnare, vulcani che l’oceano ha totalmente modificato, e verdi montagne che si specchiano nel mare, fino a raggiungere Stykkishòlmur, grazioso paese sulla costa nord dello Snaefellsnes. Un traghetto che collega la penisola con i West Fjords sarà l’occasione per una bella navigazione di 3 ore tra infinite piccole isole, rallegrati dal volo e dalle strida di numerosi uccelli marini.
4° giorno
La giornata è dedicata ad una prima scoperta dei West Fjords. In questi luoghi il basso impatto turistico ha lasciato intatto un panorama unico: spiagge dai colori più disparati che ricordano paradisi tropicali, tra cui un’immensa spiaggia di sottilissima sabbia aranciata, si alternano a scogliere tra le più alte d’Islanda, come ad esempio Latrabjarg, rifugio naturale di numerose specie di uccelli marini.
5° giorno
Ci si inerpica su altopiani, spesso innevati fino a tarda primavera, che rivelano panorami unici, testimoni della storia geologica più antica d’Islanda. Profondi fiordi formatisi negli ultimi millenni dal ritiro d’immensi ghiacciai sono ormai colmati dalle verdi acque dell’oceano, qua e là piccoli villaggi di pescatori che nei secoli hanno imparato a sopravvivere in un ambiente così severo, ma che negli ultimi anni sono andati incontro a un progressivo ed inesorabile abbandono, numerose cascate tra cui la bellissima Dynjandi. L’itinerario lungo i fiordi occidentali si sviluppa tra panorami selvaggi e mozzafiato fino ad Isafjördur, “capitale” dei West Fjords. Questa cittadina dal fascino antico, posta su una lingua di sabbia al centro di un fiordo, è di sicuro quella con la posizione più invidiabile d’Islanda. Poi si volta pagina e proseguendo lungo i West Fjords settentrionali si entra in territorio assai diverso, suggestivo ed isolato, punteggiato solo da sparute fattorie e dominato dalla selvaggia penisola di Hornstrandir e dal ghiacciaio Drangajökull. Onnipresenti gli uccelli marini e qualche gruppo di foche.
6° giorno
Abbandonati i fiordi occidentali il panorama cambia ancora e dopo aver attraversato un altopiano si raggiunge il piccolo villaggio di pescatori di Hòlmavik. Ecco la Ring Road N1, la principale strada islandese che segue alcuni fiordi settentrionali, fino alla penisola di Trollaskagi tra belle coste e i caratteristici paesini di pescatori di Hofsos e di Siglufjordur. Possibile visita dell’antico centro episcopale di Holar e dell’interessante fattoria museo di Glaumbaer.
7° giorno
Procedendo verso est ecco Akureyri, la bella capitale del nord, che ha in effetti solo un decimo degli abitanti di Reykjavik, posta in una splendida posizione in fondo all’Eyjafjördur, il fiordo più lungo della costa nord.
Sosta alla famosa cascata Godafoss. Da qui ci si inoltra nel “nulla” islandese, attraversando sterminati deserti di lava, oasi verdeggianti e guadando limpidi fiumi per raggiungere la regina delle montagne islandesi: Herdubreid, formatasi in seguito ad un’antica eruzione subglaciale. Infine, proseguendo tra sterminati campi di pomice, si giungerà all’immensa caldera di Askja, sicuramente uno dei luoghi più spettacolari d’Islanda. Formatasi di recente in seguito all’enorme eruzione del 1875, le cui ceneri arrivarono fino in Norvegia, deve la sua particolarità alla bicromia delle acque di due laghi dalla diversa natura chimica-geologica in essa contenuti.
Un facile trekking offre l’opportunità di raggiungere un punto panoramico sulla caldera a oltre 1000 m di altezza, quota limite delle nevi perenni, considerata la latitudine dell’Islanda.
8° giorno
La giornata sarà dedicata alla scoperta del lago Myvatn ed alla sua antica e complessa storia geologica che è all’origine delle differenti formazioni vulcaniche presenti, tra cui pseudocrateri e grotte con pozze d’acqua calda. Il vulcano di tefra, Hverfell offre dalla sua cima un'eloquente visione d’insieme di Myvatn.
Caratteristici sono i “pilastri lavici” di Dimmuborgir e Krafla, spettrale e inquietante, con i suoi sterminati campi di lava ancora fumante risultato di recenti eruzioni ed attualmente sede di una centrale geotermica.
Rientro in serata ad Akureyri.
9° giorno
Seguendo l’antica pista di Kjolur che unisce il nord al sud dell’Islanda, oggi si attraversa l’area desertica tra i due grandi ghiacciai Hofsjokull e Langjokull. Si raggiungerà così l’area geotermica di Hveravellir, dove ci si potrà rilassare in una pozza di acqua calda naturale. Continuando su Kjolur una piccola deviazione conduce alla “Montagna della Strega“, luogo speciale dai mille colori e leggende. Quindi ecco la spettacolare Gullfoss: la cascata più famosa d’Islanda, che si tuffa con un salto di 20 metri nel canyon del Hvità dominato in lontananza dal ghiacciaio Langjokull. Pochi chilometri dopo la famosa aera geotermica di Geysir offrirà l’occasione per assistere alle bizzarre eruzioni di Strokkur, geyser dagli sbuffi che raggiungono i 35 metri di altezza.
10° giorno
E’ la volta dell’area tormentata negli ultimi secoli dalle periodiche eruzioni dell’Hekla. Visita dell’antica fattoria vichinga di Stöng abbandonata nel medioevo proprio in seguito ad un’eruzione del vulcano e poco dopo la bella e verdeggiante oasi di Gjàn. Ma ecco la zona forse tra le più belle e suggestive d’Islanda, lungo un itinerario che si sviluppa alle falde del vulcano attivo Hekla: Landmannalaugar, dove tra spettacolari montagne di riolite dai più svariati colori sarà possibile rilassarsi nel laghetto naturale d’acqua calda circondato da originali giardini di lava e fumarole. Infine una magnifica pista, con guadi di numerosi fiumi e lungo verdeggianti canyon, attraverserà l’immensa fessura vulcanica di Eldgjà fino a raggiungere la costa sud.
11° giorno
Dirigendosi verso est si attraversa lo Skeidaràrsandur, “deserto” di natura alluvionale che nel 1996, a causa di un’eruzione subglaciale, fu teatro di una spettacolare, tanto breve quanto immensa alluvione che ricoprì con enormi blocchi di ghiaccio un’area molto estesa ai piedi della lingua glaciale più grande d’Islanda e, di fatto, interruppe le comunicazioni stradali nell’isola per alcune settimane. Si raggiunge quindi il parco Nazionale di Skaftafell, ai piedi di giganteschi ghiacciai sotto la cima più alta dell’isola, dove una piacevole passeggiata conduce a Svartifoss, cascata che compie un salto enorme su una nera parete di colonne basaltiche.
L’arretramento dei ghiacciai negli ultimi decenni ha prodotto le magnifiche lagune glaciali sulla costa sud. Tra le più belle Jökullsàrlòn, quella con la maggior densità di iceberg, tra curiose foche e una miriade di sterne artiche a pesca.
12° giorno
Il tour continua lungo la costa sud con una serie di belle sorprese. Per esempio Dyrhòlaey ridente faro che domina un magnifico arco naturale su sterminate spiagge di sabbia nera. E poi Skogafoss: cascata di 60 mt tra le più impressionanti e leggendarie d’Islanda, e la caratteristica e spettacolare cascata di Seljalandfoss: un breve sentiero farà provare l’emozione di una passeggiata dietro la massa d´acqua. Rientro in serata a Reykjavik.
13° giorno
Trasferimento all’aeroporto di Keflavik e volo per l’Italia
Prezzi e date di partenza
data di partenza |
rientro |
Note particolari |
Prezzo |
HS |
Calc |
costi annessi e supplementi
Costo a persona
| Prezzo
|
Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto |
€ 0 |
Sistemazione in singola |
€ 0 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio |
€ 80 |
La quota di partecipazione comprende:
Pernottamenti in hotel, cottage, guesthouse, farm, scelte per garantire e combinare al comfort un costante e profondo contatto con la natura. Incluso lenzuola ed asciugamani.
10 pernottamenti in camera doppia con servizi privati
2 pernottamenti in camera doppia con servizi condivisi con alcuni partecipanti al tour
Pasti: 12 colazioni di cui la maggior parte fornite dalle strutture in cui si pernotta ed alcune da preparare autonomamente. 5 cene preparate con la collaborazione del gruppo nelle strutture dove si pernotta.
Veicoli 4x4 specialmente adeguati agli impegnativi percorsi fuoristrada previsti
Traghetto da Stikkysholmur ai West Fjords
Trasferimento da e per l'aeroporto di Keflavk
Guida italiana che fornirà interessanti informazioni geologiche, storiche, culturali e naturalistiche
La quota non comprende:
Volo di andata e ritorno dall'Italia (attualmente quote da € 400 + tasse con volo diretto da Milano)
Le cene del primo e del dodicesimo giorno a RKV
5 cene durante il tour I pranzi
Le bevande
Assicurazione di viaggio ed annullamento
Tutto quello non espressamente indicato nella quota comprende
N.B: assoluto divieto di valigie rigide e che superino i 15 kg
Ai partecipanti, dove previsto, è richiesta la preparazione autonoma della colazione la mattina prima della partenza e l’organizzazione e preparazione di 5 cene con la pulizia e il riordino degli utensili da cucina utilizzati.
Il percorso potrebbe subire variazioni per cause di forza maggiore: problemi meteo e/o viabilità
Assicurazione Annullamento facoltativa
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.