Varanasi e Rajasthan- Speciale festival Diwali
durata viaggio 14 giorni
1° giorno – 9 ottobre
Italia–Delhi
Partenza dall’Italia nel pomeriggio. Arrivo a Delhi al mattino seguente, notte in volo.
2° giorno – 10 ottobre
Delhi
Arrivo a Delhi al mattino e sistemazione in hotel (camere immediatamente disponibili). La capitale dell’India è una metropoli affascinante con le sue complessità e le contraddizioni, la sua bellezza e il suo dinamismo, dove passato e presente coesistono. Delhi è traffico costante fatto di auto, rikshaws, carretti trainati da animali, da uomini, perfino cammelli, elefanti, è inquinamento a mille, è sovraffollamento, è India. Molte dinastie hanno governato da qui e la città è arricchita dalla architettura di molti monumenti storici. Delhi non è solo una metropoli dell'India dei giorni nostri, ma è anche una estesa necropoli: situata favorevolmente sulle rive del fiume Yamuna, è stata testimone dell'ascesa e della rovina di molte città che si sono succedute durante i cinquemila anni della sua esistenza. Visita di Delhi vecchia. Si inizia con lo storico Forte Rosso – l’elegante cittadella in arenaria rossa che risale allo Shah Jahan - costruita nel XVII° secolo. Si entra nel forte dalla Porta di Lahori che conduce direttamente al bazar Meena; da qui si prosegue attraverso i giardini fino alla Naqqar Khana (casa del tamburo), che rappresenta l’ingresso al quartiere reale. Un ampio prato porta al Diwan-i-Am, la sala colonnata per le udienze pubbliche, il Diwan-i-Khas, la sala per le udienze private dove l’Imperatore incontrava personaggi selezionati, le stanze dell’Imperatore e la sala dei divertimenti, costruita da Aurangazeb, l’ultimo dei “Grandi Moghul”. Molto vicino al forte si trova la Jama Masjid (Moschea del Venerdì), la più grande Moschea dell’India, costruita da Shah Jahan. Si prosegue per il famoso bazar di Chadni Chowk. Nel pomeriggio si visita New Delhi: Qutab Minar, la Torre della Vittoria, costruita nel XII° secolo da Qutabuddin Aibak. All’interno dello spazioso giardino in cui si trova la moschea di Quwwat-ul-Islam, si innalza la famosa “colonna di ferro” risalente al IV secolo d.C che reca iscrizioni in Sanscrito. La colonna imbarazza gli scienziati, poiché il ferro di cui è formata non presenta tracce di ruggine neanche dopo così tanti secoli. Sistemazione all’Hotel Justa The Residence.
3° giorno – 11 ottobre
Delhi–Varanasi
Al mattino transfer in aeroporto e imbarco sul volo diretto a Varanasi, la città vivente più antica dell’India e forse del mondo, quint’essenza della spiritualità indiana, la città di Shiva, dio della distruzione su cui poggia la rinascita, il luogo da cui tutto ha origine e dove tutto ritorna. Varanasi è la culla della religione più antica del mondo, è l’hinduismo stesso. E’ fede profonda, misticismo, ascesi, è il luogo dove il ciclo della vita e della morte giunge a compimento. E’ una folla costante di pellegrini che qui giungono da ogni angolo dell’India per la puja, è il luogo dove ogni hindu sogna di morire per saltare il ciclo delle reincarnazioni e giungere alla pace eterna. Sui suoi ghats è un continuo susseguirsi di cerimonie officiate da sacerdoti brahmini con gesti antichi, le pire della cremazione ardono giorno e notte. Varanasi è sporco, è miseria, è il più assurdo contrasto, è un inimmaginabile connubio di sacro e profano perché qui tutto è sacro, è un calcio nello stomaco. Varanasi è vera, va vissuta perché più che un luogo è un’esperienza che ci mette di fronte all’altro, al diverso da noi. Qui tutto si mostra a nudo nella sua aberrante semplicità, nulla è celato, vita e morte, ricchezza e povertà. La maggior parte dei turisti la visita fugacemente col naso tappato, per portare a casa una foto dei burning ghats e dei pellegrini al bagno. Molti viaggiatori vi sostano per settimane, per mesi. Bisogna perdersi nei suoi vicoli che trasudano storia, indugiare a lungo sui ghats a osservare la vita, bisogna esserci, bisogna immergersi in essa e lasciare che entri in noi.
Al tramonto assiste alla cerimonia “Aarti”, rituale induista dedicato alla Dea Madre Ganga. Si svolge sul Dasaswamedh Ghat dove alcuni officianti eseguono un’elaborata puja, rituale di offerta, che ha come componente essenziale il fuoco, il tutto in un’atmosfera mistica e coinvolgente.
4° giorno – 12 ottobre
Varanasi- Agra
Alle prime luci dell’alba escursione in barca lungo il Gange per assistere al risveglio della città sacra ad ai riti di purificazione dei fedeli che giungono al fiume. Rientro in hotel per la prima colazione. La mattinata prosegue con la visita della città e il villaggio di Sarnath dove il Buddha pronunciò il suo primo sermone. In serata partenza in treno per Agra. Pernottamento a bordo con sistemazione in cuccette.
5° giorno – 13 ottobre
Agra
Arrivo ad Agra, che custodisce una delle sette meraviglie del mondo, il Taj Mahal. Visita della città e il suo Forte, costruito da tre imperatori Moghul, a partire da Akbar il Grande nel 1565. Il forte è un capolavoro sia come progetto che come esecuzione. All’interno vi è un complesso di magnifiche costruzioni come il Palazzo di Jahangir, il Khaas Mahal, lo Sheesh Mahal, il Diwan-i-Am, il Diwan-i-Khas e il Musamman Burj – la torre ottogonale dove l’Imperatore Shah Jahan, il costruttore del Taj Mahal, fu imprigionato ad opera di suo figlio Aurangazeb, per sette lunghi anni e che morì prigioniero. Sistemazione al Jaypee Hotel
6° giorno – 14 ottobre
Agra- Fatehnpur Sikri-Jaipur
La giornata inizia presto per assistere alla bruma mattutina che si dipana e svela il Taj Mahal, inimitabile poema in marmo bianco. Costruito in un periodo di 22 anni (1631 – 1653), dall’Imperatore Moghul Shah Jahan, per conservare i resti mortali di sua moglie, la regina Mumtaz Mahal e per raggiungere il suo scopo, vi fece lavorare ben 22.000 persone. Esempio di equilibrio e perfezione architettonica, il Taj Mahal lascia senza fiato, non solo per i materiali preziosi utilizzati nella sua costruzione (marmi del Rajasthan, pietre preziose e semipreziose provenienti da tutto l’Oriente, perfino dalla lontana Ceylon) ma per la composta armonia di forme e volumi. Proseguiamo per Fathepur Sikri, esempio di “città ideale” voluta dall’Imperatore Moghul Akbar il Grande, nel 1569, costruita in arenaria rossa, ricca di palazzi e moschee di grande interesse. Non fu praticamente mai abitata perché già 14 anni dopo la sua creazione venne abbandonata per ragioni politiche e forse per mancanza d’acqua. Interessanti la Diwan-i-Am, il grande cortile dove l’imperatore dava udienza pubblica, ogni volta che era in città, la Diwan-i-Khas, un ampio quadrangolo destinato alle udienze private e alle consultazioni, il tesoro, il cortile Pachisi, i quartieri privati dell’Imperatore, il Palazzo di Jodha Bai, il Palazzo Mariam, il Palazzo di Birbal, il Palazzo del Sultano Turco, nonché la scuola per la gioventù reale, l’Hawa Mahal e il Panch Mahal. La Moschea del Venerdì e la tomba dello Sheik Salim Chisti sono poste nell’area religiosa, in un settore adiacente ai palazzi laici. Arrivo a Jaipur in serata, sistemazione al Shahpura House.
7° giorno – 15 ottobre
Jaipur
Jaipur, rosata per le pietre usate nelle sue costruzioni –colore di buon auspicio e segno di ospitalità dei Rajput – è la capitale del Rajasthan. La “città rosa” è affascinante per i suoi palazzi che evocano racconti antichi, le fortezze austere appollaiate su aspre colline e gli ampi viali che la arricchiscono. Prima città indiana ad essere costruita secondo un piano urbanistico, Jaipur è circondata da possenti mura. Visita della città. Si inizia dal Forte di Amber, un palazzo fortificato, già antica capitale di quello che fu lo Stato di Jaipur fino al 1728. Il Forte domina dall’alto di una collina. Il suo interno custodisce le splendide sale per le udienze, sia pubbliche (la Diwan-i-Am), che private (la Diwan-i-Khas), lo Sheesh Mahal o la sala degli specchi, e diversi palazzi in marmo che costituiscono esempi eccellenti dell’architettura medioevale Rajput. Si visita il Tempio di Amba (la Dea Madre), mentre le immagini del patrono della famiglia reale ci accolgono all’ingresso del Palazzo. Effettuiamo un giro per la città di Jaipur a cominciare dal City Palace – già residenza reale costruita in una mescolanza tra lo stile Moghul e quello del Rajasthan - che ospita un Museo con una superba collezione di costumi locali, una armeria ricca di armi moghul e rajasthane, una galleria d’arte con una eccellente collezione di pitture in miniatura, e ancora tappeti, oggetti personali dei regnanti e rare opere di astronomia, scritte in arabo, persiano, latino e sanscrito. Visita dello Jantar Mantar – l’osservatorio astronomico ed astrologico, fatto costruire dal Maharaja Jai Singh nel XVIII° secolo, tutt’oggi notevole per l’accuratezza e la precisione degli strumenti. Si andrà al “Palazzo dei Venti”, popolarmente noto come Hawa Mahal, una grande facciata rosa, a diversi ordini di finestre, costruita, nel XIX° secolo, perchè le donne della casa reale potessero assistere discretamente alle cerimonie pubbliche (prevediamo l’ascesa al forte a dorso d’elefante, 2 persone per ogni elefante). Sistemazione al Shahpura House.
8° giorno – 16 ottobre
Jaipur - Khimsar
Si parte alla volta di Khimsar, villaggio alle porte del Deserto del Thar, immerso nel Rajasthan rurale più autentico, su cui si erge un magnifico forte. Costruito dalla Dinastia Karamsot nel XVI secolo, il forte è un luogo magico, ricco di suggestione. Visita del forte con le sue rampe, camminamenti, bastioni, corti interne. Oggi ci aspetta una gradita sorpresa: pernotteremo proprio qui, tra le sue possenti mura cariche di 4 secoli di storia.
9° giorno – 17 ottobre
Khimsar- Jodhpur
Ai confini del deserto del Thar, la città imperiale di Jodhpur risuona ancora degli echi del glorioso passato nel grande vuoto. L’imponente Forte di Mehrangarh, del XV° secolo, compare già da lontano arroccato sulla cima di una collina impervia, che si innalza per 125 metri al disopra della pianura. Alte mura circondano la città: dieci chilometri di lunghezza in cui si aprono ben otto porte e si conta un numero impressionante di bastioni. Lo stile di vita di Jodhpur è particolarmente affascinante, con la gente che indossa abiti multicolori dai disegni artistici. Fare shopping nei bazar di Jodhpur è una esperienza eccitante per la coloratissima esposizione di ricche collezioni di manufatti artigianali di alto livello. Si visita il Forte Mehrangarh, una delle strutture militari più impressionanti e formidabili. Invincibile se attaccato dall’esterno, il forte presenta quattro ingressi che si raggiungevano per strade a zig-zag e ben controllabili. All’interno delle mura vi sono alcuni magnifici palazzi con meravigliosi pannelli scolpiti e con finestre a grata. Questi palazzi custodiscono una famosa collezione di ornamenti che distinguevano la nobiltà reale indiana: una collezione di portantine a braccia, una di baldacchini da elefante e ancora pitture miniaturate di varie scuole pittoriche, strumenti musicali, arredi e mobili. Sistemazione al Karni Bhawan Palace.
10° giorno – 18 ottobre
Jodhpur – Ranakpur – Udaipur
Al mattino si visita un villaggio Bishnoi, che possono essere considerati tra i primissimi ecologisti e protettori della fauna selvaggia. Il loro guru è vissuto qualche centinaia di anni fa e ha diffuso i 29 principi da seguire nella vita (in lingua locale 29 = bishnoi). I Bishnoi praticano la non violenza, rispettano ogni essere vivente e sono strettamente vegetariani. Si parte per per Udaipur, e lungo il percorso ci si ferma a Ranakpur. In una quieta e pittoresca valle, posta sul versante occidentale delle montagne Aravalli, giace un importante tempio giainista del XV secolo. Anche se sono passati più di 500 anni, i templi risultano preservati superbamente e sono quasi in condizione perfetta: al centro del santuario vi è il tempio maggiore, il “Chaumukha Temple” dedicato ad Adinath. La caratteristica più saliente è rappresentata dalle 29 sale sorrette da ben 1444 pilastri, dei quali non uno è simile all’altro. Ogni immaginabile superficie è scolpita così come ogni spigolo e ogni angolo del tempio è ornato con immagini sacre del panteon giainista. In serata si raggiunge Udaipur. Sistemazione al Rajputana Justa.
11° giorno – 19 ottobre
Udaipur
Udaipur, “The city of Dawn” è il gioiello del Mewar, il regno governato dalla dinastia Sisodia per ben 1200 anni. La città è un caleidoscopio di palazzi fiabeschi, di laghi, di templi, di giardini e di stradine disseminate di bancarelle; tutto trasmette il sapore di un eroico passato e condensa il coraggio e la condotta cavalleresca di un popolo. Il City Palace, arroccato su di un colle che si affaccia sul Lake Pichola, è un imponente insieme di padiglioni, corti interne, terrazze, giardini pensili. Il museo Bharatiya Lok Kala conserva un’interessante collezione di costumi, ornamenti, strumenti musicali, divinità. Un giro in barca sul Lake Piccola regala un’indimenticabile prospettiva sulla città. Sistemazione al Rajputana Justa.
12° giorno – 20 ottobre
Udaipur – Ahmedabad
Partenza per Ahmedabad. La principale città del Gujarat è una città caotica, trafficata, inquinata come tutte le grandi città indiane. Attraversata dal fiume Sabarmati, Ahmedabad custodisce mirabili esempi di architettura indo-saracena ed è celebre per ospitare il Sabarmati Ashram, fondato dal Mahatma Gandhi nel 1915. Sistemazione all’Hotel Park Plaza.
13° giorno – 21 ottobre
Ahmedabad – aeroporto
Visita della città. La Moschea di Ahmed Shah, costruita nel 1914, è una delle più antiche ed è stata edificata là dove sorgeva un tempio jainista. La Jama Masjid, costruita nel 1423 con i materiali ricavati dalla demolizione di un tempio jainista, è stata pesantemente danneggiata dai vari sismi che hanno caratterizzato la storia del Gujarat. Non può mancare una tappa al celebre Sabarmati Ashram, appena fuori città, che fu la base da cui Gandhi organizzò la lotta per l’indipendenza. Proprio da qui il Mahatma intraprese la “marcia del sale” nel marzo del 1930, per opporsi al monopolio britannico sulla produzione e commercio del prezioso elemento. Le stanze in cui alloggiava Gandhi, semplici e spoglie, sono oggi state trasformate in un piccolo museo. Camere a disposizione in hotel fino al transfer in aeroporto e all’imbarco sul volo di rientro.
14° giorno – 22 ottobre
Italia
Arrivo in Italia al mattino.