Festival! Matho Nagrang, Holi e Holla Mohalla
durata viaggio 11 giorni
1° giorno
Italia–Delhi
Partenza dall’Italia per Delhi. Arrivo al mattino presto del giorno seguente.
2° giorno
Delhi
Arrivo a Delhi al mattino e sistemazione in hotel (camere immediatamente disponibili). La capitale dell’India è una metropoli affascinante con le sue complessità e le contraddizioni, la sua bellezza e il suo dinamismo, dove passato e presente coesistono. Delhi è traffico costante fatto di auto, rikshaws, carretti trainati da animali, da uomini, perfino cammelli, elefanti, è inquinamento a mille, è sovraffollamento, è India. Molte dinastie hanno governato da qui e la città è arricchita dalla architettura di molti monumenti storici. Delhi non è solo una metropoli dell'India dei giorni nostri, ma è anche una estesa necropoli: situata favorevolmente sulle rive del fiume Yamuna, è stata testimone dell'ascesa e della rovina di molte città che si sono succedute durante i cinquemila anni della sua esistenza. Sistemazione all’Hotel Justa The Residence.
3° giorno
Delhi–Leh
Trasferimento in aeroporto per il volo su Leh. L'aereo sorvola l'Himalaya e una immensa tundra di alta quota prima di atterrare, dopo circa una ora a Leh, la capitale del Ladakh, regione dell'estremo settentrione indiano racchiuso tra le impressionanti catene del Karakorum e dell'Himalaya. Posta a 3500 metri di altitudine, tra la catena montuosa del Ladakh a nord e i monti Zanskar a sud, Leh è caratterizzata da un clima particolarmente secco. La cittadina è abitata da un crogiolo di popoli himalayani, come Kashmiri, Ladakhi e Sikh, che gravita attorno alla strada del mercato dominata dal medioevale palazzo reale fortificato e che si snoda fino alla Moschea. Il paesaggio montuoso del Ladakh è dominato dalla presenza di numerosi gompas buddhisti (monasteri), che si ergono su speroni di roccia o addossati a pareti rocciose, nei pressi dei villaggi e costituiscono il fulcro della vita religiosa del fervente popolo ladakhi. Al bazaar possono trovare oggetti della tradizione tibetana, tessuti, tappeti e copricapi caratteristici. Sistemazione a Ladakh Residency.
4° giorno
Leh e dintorni
Il Palazzo di Leh, costruito dal re Senghe Namgyal nella prima metà del 1600, domina la città; le mura andarono parzialmente distrutte dopo l’invasione di Zarawar Singh; oggi il Palazzo ospita un museo che ricorda l’ultimo re e raccoglie strumenti ed oggetti della tradizione buddhista. A 40 chilometri da Leh, sulla riva sinistra dell’Indo, si trova il più importante, famoso e grande complesso monastico del Ladakh: Hemis. La costruzione a tre piani, che domina la valle, arricchita di ampie balconate in legno intarsiato, è in pietra locale intonacata, ed è dipinta a vivaci colori. All'interno custodisce una preziosa statua di Tara (deità che rappresenta l'aspetto femminile dell'Illuminazione) sul trono di loto circondato da 84 arhat (santi e saggi). Il monastero, costruito nel 1630 durante il regno di Sengge Namgyal, ospita più di 500 monaci. Non lontano da Leh, in posizione panoramica, sorge Thiksey (XII secolo), uno dei monasteri più grandi e uno degli esempi architettonici più impressionanti fra tutti i gompas del Ladakh. Bellissimo colpo d'occhio offrono i diversi edifici del monastero disposti in maniera spettacolare su tutto il fianco della collina, sviluppandosi su 12 piani: per maestosità e struttura, ricorda il Potala di Lhasa. All'interno conserva belle pitture parietali oltre a chorten (stupa) e preziose statue di divinità. A Tiksey vivono una ottantina di monaci della scuola non riformata lamaista e, in un convento separato, alcune monache appartenenti alla stessa scuola. Il tempio è sempre frequentato da lama e pellegrini. Cena e pernottamento in hotel.
5° giorno
Matho Nagrang
E’ l’essenza stessa del Buddismo sciamanico tibetano, una religione che abbraccia pratiche, riti e credenze le cui origini risalgono al V sec. a. C. Il 14° e 15° giorno del primo mese del calendario tibetano, due oracoli del monastero appaiono in pubblico, nella loro piena forma spirituale. Si tratta di due monaci, che hanno trascorso un intero mese in isolamento e meditazione per prepararsi a raggiungere lo stato necessario a invocare gli spiriti. Durante il festival i due monaci, in trance, invocano gli spiriti e li accolgono nel loro corpo, correndo lungo le rampe xche conducono al monastero, saltando dai gradoni e compiendo acrobazie, il tutto ad occhi bendati. E’ un’esperienza unica, indescrivibile e molto diversa da quella offerta dai più famosi festival che si svolgono nei mesi estivi e che attirano numerosi turisti. Qui può capitare di essere – se non gli unici – tra i pochi stranieri convenuti all’evento. Sistemazione in hotel a Leh.
6° giorno
Leh-Chandigarh
Transfer in aeroporto e partenza per Chandigarh via Delhi. Al pomeriggio si visita il Rock Garden, vera e propria galleria d’arte all’aperto, estesa ben 64 acri, un posto unico, dove le opere sono tutte state create con scarti industriali e rifiuti. E’ un posto magico, affascinante, un inno alla fantasia e alla creatività. Sistemazione al Samovar Hometel.
7° giorno
Holi Festival
E’ uno dei festival più famosi dell’India, si celebra in tutto il sub-continente. E’ la festa della vittoria del bene sul male, la festa del’inizio della primavera, un occasione di festa in cui dimenticare, perdonare, divertirsi insieme. E’ la festa di tutti, a cui tutti possono partecipare, giovani e vecchi, ricchi e poveri. Si svolge all’aperto, dappertutto, nelle strade, tutti si rincorrono in un’atmosfera carnevalesca, lanciandosi addosso polveri e acqua colorate. E’ un tripudio di gioia accompagnato dal ritmo dei tamburi, rincorrendosi e lanciandosi addosso a vicenda polvere colorata, mentre il bhang lassi scorre a fiumi. Al pomeriggio si parte per Anandpur Sabib, sistemazione al Nalagarh Heritage Resort.
8° e 9° giorno
Anandpur Sahib e l’Hola Mohalla
Situata ai piedi dell’imponente catena himalayana e immersa in uno splendido scenario naturale, Anandpur Shahib è la città sacra per i Sikh, ed è profondamente connessa alla loro storia e alle loro tradizioni. La città si anima ogni anno in occasione dell’Holla Mohalla, la cui origine risale al XVII secolo, al tempo del 10° Guru, Sri Guru Gobind Singh, il quale decretò che il festival Hindu di Holi fosse l’occasione per mostrare lo spirito marziale della sua gente. L’Hola Mohalla raduna più di 100.000 devoti ogni anno. Durante il festival i guruwaras (luoghi di culto dei Sikh) sono decorati e adornati, cerimonie religiose e riunioni si susseguono nei tre giorni di festa, il cui momento più importante è la parata dei Nihang, che indossano abiti tradizionali, ornamenti, armi: la parata inizia dal quartier generale dei Nihang di fronte al tempio Anandgarh Sahib, attraversa il bazar e giunge al forte di Holgarh, il luogo dove il guru Gobind Singh usava celebrare l’Holla Mohalla. Da qui, si conclude sulle rive sabbiose del Charan Ganga, dove si tengono dimostrazioni di giochi marziali, caroselli a cavallo, combattimenti alla spada, gare di tiro con l’arco. Sistemazione per una notte al Nalagarh Heritage Resort. Il 9° giorno, al pomeriggio, si raggiunge Amristar, per pernottare al Ritz Plaza.
10° giorno
Amristar e il Tempio d’Oro
Costruito al centro di una piscina, il Tempio d’Oro è uno dei più interessanti del mondo. Custodisce nel sancta sanctorum il Grandth Sahib (il libro sacro dei Sikh). Il tempio ha quattro entrate verso i quattro punti cardinali, a simbolizzare la sua apertura a tutti, indipendentemente dal sesso, dalla casta, dalla religione. Le sue pareti sono abbellite da pietre semipreziose che formano motivi floreali e affreschi. Al suo interno echeggiano costantemente i canti sacri del Grandth Sahib. Il tempio è costantemente attivo, in ogni momento del giorno è frequentato da fedeli raccolti in silenziosa preghiera. Si raggiunge il Wagah border a 24 km dalla città, per assistere alla cerimonia del cambio della guardia, che si tiene al tramonto. In serata si assiste alla cerimonia nel golden Temple, in cui il Grandth Sahib (il libro sacro) viene riportato su di un supporto di’argento dove riposerà per la notte. Camere a disposizione fino al transfer in aeroporto.
11° giorno
Amristar-Italia
Imbarco sul volo di rientro, arrivo in Italia in tarda mattinata.