1° giorno
Milano/Roma-Addis Abeba
In serata si raggiunge Milano-Malpensa da dove un volo di linea parte in nottata per Addis Abeba. Notte a bordo.
2° giorno
Addis Abeba
Al mattino arrivo nella capitale etiope. Tempo a disposizione. Nel pomeriggio visita della capitale. Addis Abeba significa “il nuovo fiore" e fu inizialmente un piccolo villaggio lungo le rotte carovaniere. La sua importanza crebbe nel 1887, quando Menelik decise di farne la sua capitale. La tradizione diceva “la capitale è dove l’imperatore pone la sua tenda”, e l’imperatore si spostava nel paese occupando i territori in cui la disponibilità di legna da ardere permetteva una vita confortevole alla sua corte. Menelik, emulando la cultura europea, pose fine all’usanza e scelse una sede stabile. La crescita da allora è continuata, ed è in continua evoluzione. Da Entoto, il primo insediamento, si domina la valle e la città, che sorge a 2400 metri d'altezza e gode di un ottimo clima. Il Museo Nazionale ed Etnografico ospita lo scheletro di "Lucy", l'Australopitecus Afareensis vissuto tre milioni di anni fa e ritrovato nella valle dell’ Awash nel 1974, oltre a molti reperti di grande interesse. Il mercato, uno dei più grandi dell’Africa, offre mercanzie di ogni genere ed è affiancato da negozi in cui si vendono ottimi prodotti artigianali. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
3° giorno
Addis Abeba-Lago Zengena
Inizia la spedizione in direzione nord attraverso gli spettacolari paesaggi degli altopiani. Dopo un centinaio di chilometri si scende nell’impressionante e profondissima valle che il Nilo Azzurro ha scavato. Ci si allontana poi dalla rotta che porta a Bahir Dar prendendo una direzione ben poco frequentata, verso la regione di Benishangul-Gumuz, che si estende per oltre 2.000 km lungo la frontiera sudanese. Incognita poiché quasi mai visitata, questa provincia rimane ancora oggi un vero terreno d'esplorazione. Un timido progetto di “valorizzazione turistica” è iniziato nell'anno 2004, puntando sull’interesse etnografico assicurato dalla cui cultura molto particolare delle popolazioni che qui abitano: Gumuz, Berta, Mao, Komo e Shinashia. Si procede verso sud ovest per raggiungere Kossober, la sua chiesa, le cascate Tentelle e le genti Gojam e Agew. E’ sabato e le popolazioni animano il mercato settimanle. Campo al lago Zengena, piccolo specchio d’acqua, inserito in un cratere dal diametro di un chilometro ad un’altezza di 2500 metri e circondato da una ricca vegetazione.
4° giorno
Lago Zengena-Shinashia
Ci attendendono oggi Dahans Baguna, bell’insediamento Gumze e poi piccole comunità Agew. Interessante la visita ai vari villaggi vicini al Nilo Azzurro. Le numerose coltivazioni di mango dalle caratteristiche chiome emisferiche rendono particolarmente gradevoli i paesaggi. L’etnia prevalente è quella Gumze, totalmente isolata fino a tempi recenti a causa della mancanza di mezzi di comunicazione. L’isolamento ha portato ad una autonomia forzata dal governo centrale e conseguentemente al mantenimento dell’autorità di un sultano, capo tradizionale, ed alla conservazione della lingua autoctona. Caccia e pesca sono le attività principali, affiancate da un’agricoltura ridottissima. Si procede quindi per arrivare a Shinashia, dove si allestirà il campo per la notte.
5° giorno e 6° giorno
Shinashia-Guba-Asosa
Si continua poi il viaggio verso Guba, villaggio piccolo ma importante perché conserva le rovine del palazzo Dej Asmach Jemal, costruito durante il regno di Menelik. E’ lunedì, quindi mercato a Almahal, dove si incontrano ancora genti Gumze e Shinashia. Poi ecco Janga, per ammirare l’ultimo tratto etiope del Nilo Azzurro. Ci aspettano le miniere d’oro a Sherkole, patria dei Berta, popolo appartenente alla famiglia etno-linguistica nilotica che popola anche la sponda opposta del fiume, in terra sudanese. Questa regione era già conosciuta dagli antichi Egizi per la ricchezza dei giacimenti auriferi. Ancor oggi l'oro è un’importante merce di baratto, anche se ormai la popolazione vive prevalentemente di agricoltura. C’è sempre però ancora chi spera di ritrovare le “miniere di Re Salomone”, le cui ricchezze avrebbero contribuito al potere del sovrano mitico… Arrivo ad Asosa, cittadina che conta circa 20.000 abitanti, dove si allestirà il campo all’ombra di alberi di mango.
7° giorno
Asosa-Ye’amsera-genti Ganzo-Asosa
Si raggiunge il confine sudanese e si ritirano i permessi per continuare verso Fametsere dove, ai piedi del sacro vulcano, le genti Berta estraggono il sale. Tappa successiva il tradizionale mercato dell’oro. Visita del villaggio di Bambasi, che sorge ai piedi della vetta più alta del territorio. La regione è abitata da popolazioni Mao e Komo, di origine nilotica, che si abbelliscono con scarificazioni su tutto il corpo. Questa regione e i suoi abitanti furono descritti dall’esploratore olandese Juan Maria Schuver, nel 1880-1883. Il villaggio di Ye’amsera presenta una bellissima moschea, costruita nel 1952, mèta di pellegrinaggi nel mese di luglio. Muniti di permessi e scorta si parte alla scoperta dei popoli Ganzo, etnia semisconosciuta composta da un piccolo gruppo di cacciatori. Censiti appena qualche anno fa, rappresentano uno dei gruppi umani numericamente più esigui, sono solo 150 membri. All’usanza delle scarificazioni, comune in questi luoghi, queste genti aggiungono un tocco particolare: l’ablazione dei denti incisivi, superiori per gli uomini e inferiori per le donne. Si rientra ad Asosa godendo della vista delle verdi coltivazioni di miglio e mais che coprono un bel territorio ondulato. Cene e pernottamenti in tenda ad Asosa.
8° giorno
Asosa-Nekemte
Un facile trekking di un’ora porta a Inzi, per un colpo d’occhio straordinario sulla regione. Visita di alcuni villaggi. Proseguimento per Nekemte, nella fertile regione del Wellega, abitata dai popoli Macha, appartenenti alla grande famiglia Oromo. Il territorio è ricco di foreste, coltivazioni di caffè e giacimenti minerari. La popolazione vive in fattorie sparse nel territorio e difese da una fitta recinzione di acacie spinose o di euforbie. Le capanne d’abitazione ed i tipici gotara, i granai dal tetto di paglia, si raccolgono intorno al grande tucul. Cena e pernottamento in hotel.
9° giorno
Nekemte-Gambela
Si continua verso Gambela, che conta attualmente circa cinquantamila abitanti. La città è stata costruita alla confluenza fra i fiumi Baro e Jajjaba agli inizi del 1900 per servire da porto fluviale sul Baro, affluente del Nilo, e facilitare il commercio di beni di produzione locale, in particolare il caffè. Il porto raggiunse presto una notevole attività e navi da carico salpavano due volte al mese dirette a Khartoum. Alterne vicende videro susseguirsi varie dominazioni e passaggi di proprietà: prima britannica, poi italiana e nuovamente britannica, ceduta ai sudanesi e poi riceduta all’Etiopia… Il porto cessò la sua attività, e rimane a testimoniare l’abbondanza che ormai non c’è più! Anche se il suo periodo di prosperità è soltanto una memoria lontana, e che Gambela è da tempo tornata al suo isolamento, rimane qualcosa di che commuove nella sua architettura deteriorata languidamente installata sugli argini del fiume Baro, nell’improbabile attesa di giorni migliori. Questa città ha un incanto ed un'atmosfera che gli sono proprie. La si visita facilmente anche a piedi godendo della visione del grande ponte che domina sulle rive colme di colorata umanità: chi lava i panni, chi pesca, chi si bagna e chi semplicemente passeggia… Cena e pernottamento in hotel.
10° e 11° giorno
Anuak e Nuer
La regione di Gambela gode di un clima caldo e di un terreno ricco, fertile, ben irrigato dai fiumi che scendono degli altopiani. La popolazione che la abita appartiene prevalentemente alle etnie Anuak e Nuer, delle quali visiteremo i villaggi. I due popoli mantengono vivissimi riti e tradizioni e praticano la scarificazione quale ornamento corporale. Gli Anuak, di ceppo nilotico, da secoli vivono nella regione del Nilo superiore, che considerano la loro terra tribale e che presenta caratteristiche climatiche e geografiche particolari. L'Anuak è etnicamente, culturalmente, linguisticamente, storicamente e religiosamente diverso dalla maggior parte degli etiopi. Un sistema di tipo feudale, sempre in vigore, disciplina la loro esistenza. Agricoltori sedentari, schivi, silenziosi e severi, vivono in villaggi sparsi nella foresta. Passare da un villaggio all'altro sotto alberi immensi, scoprire le loro capanne, il loro modo di vita sarà una piacevolissima esperienza. I Nuer formano un popolo unico ed omogeneo di fronte agli stranieri, ma composto di varie tribù la cui unità di base è il villaggio. Uomini e donne sono alti, slanciati e con portamento elegante. Sono soprattutto allevatori riuniti in villaggi con capanne di ottimo gusto: spaziose, costruite con cura e spesso anche decorate e abbellite… La cura che portano alle greggi ritma le loro attività quotidiane e costituisce il fulcro della loro vita permeando ogni campo anche culturale. Campo nei pressi di un villaggio. L’11° giorno rientro a Gambela e pernottamento in hotel.
12° e 13° giorno
Jimma-Addis Abeba
Si lascia la regione di Gambela per quella di Jimma, coperta di foreste e famosa per le piantagioni di caffè. Da qui, da Kaffa, deriva il nome stesso del caffè, uno dei principali prodotti dell’Etiopia. E’ curioso scoprire come per molti secoli il caffè fosse mangiato e non bevuto. Le sue bacche erano assunte sia intere che sminuzzate e mescolate al "ghi" (burro bollito), una pratica ancora in uso nelle terre remote delle provincie di Kaffa e Sidamo. La pratica di ricavare un infuso dai chicchi arrostiti fu introdotta solo nel XIII secolo ed arrivò anche in Etiopia… dove iniziò quella tradizionale cerimonia del caffè alla quale non è raro assistere, oggi, in molti villaggi dell'interno e ma anche nelle famiglie in città. Nella Guida dell’Africa Orientale Italiana del 1938 si dice che la città contava 15.000 abitanti ed era “una città in rapidissimo sviluppo e un centro commerciale di sicuro avvenire”. Infatti gli abitanti sono ora 160.000 e Gimma è una moderna città che ospita un museo, numerosi mercati, una università e un importante centro di ricerca specializzato nel campo dell'agricoltura! Ad una quindicina di chilometri verso nord si visita il palazzo reale di Aba Jifar ed il museo. Pernottamento in hotel. Proseguimento per Addis Abeba attraverso splendidi paesaggi. La sera del 13° giorno trasferimento in aeroporto per l’Imbarco sull’Italia.
14° giorno
Italia
Arrivo in Italia.
Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano – minimo 8 partecipanti con Tour Leader dall’Italia: € 2.420,00
La quota comprende:
I voli a/r da Milano con Ethiopian Airlines in classe economy
Sistemazione in camere/tende doppie standard, come da programma
Tutti i trasferimenti
Circuito a bordo di fuoristrada 4x4
Pensione completa, esclusi i pasti ad Addis Abeba
Tutte le escursioni e le visite citate nel programma
La quota non comprende:
Il visto d’ingresso , che si ottiene in aeroporto (USD 20,00)
Tasse aeroportuali, security tax e fuel surcharge (€ 240 circa)
Iscrizione ed assicurazione medico/bagaglio (€ 70,00)
I pasti ad Addis Abeba
Le bevande, le mance, gli extra di natura personale, quanto non espressamente citato
Eventuali permessi foto/video
Supplementi:
Sistemazione in singola: € 150,00
Partenza da altre città italiane: € 170,00 + Tasse aeroportuali, security tax & fuel surcharge (variabili in funzione dell’aeroporto scelto)**
Assicurazione annullamento facoltativa
N. B.:
Data l’estrema, imprevedibile variabilità delle tasse aeroportuali, security tax e fuel surcharge il loro importo definitivo sarà disponibile a 21 giorni dalla data di partenza. Le quote offerte si basano sul rapporto di cambio indicato in catalogo Harmattan 2011-2012 (USD 1 = € 0,72) e sono suscettibili ad adeguamento valutario.
data di partenza | rientro | Note particolari | Prezzo | HS | Calc |
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Descrizione | Costo | |
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Costi fissi | ||
Prezzo base a persona in camera doppia | € 2420 | |
isc + assicurazione medico/bagaglio | € 80 | |
Supplemento alta stagione | € 0 | |
Tasse aeroportuali indicativamente* | € 250 | |
Costi accessori e supplementi | ||
Supplemento camera singola | € 150 | |
TOTALE DEI COSTI |
Costo a persona | Prezzo |
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Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto | € 250 |
Sistemazione in singola | € 150 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio | € 80 |
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.
Addis Abeba, Kosober, Lago Zengena, i villaggi sul Nilo Azzurro, Shinashia, Guba, le miniere di Sherkole, Asosa, il punto panoramico di Inzi, Gambela, Jimma. Popolazioni: Gumze, Agew, Berta, Mao, Komo, Macha, Anuak e Nuer...
Una natura esuberante, una successione di panorami superbi e popoli di sicuro interesse etnografico: Nuer, Anouak, Gumuz, Mao, Shinashia… Guba, piccolo villaggio che conserva le rovine di un palazzo dell'epoca di Menelik. Gambela, adagiata sulle rive del fiume Baro.. Nekemte e la sua piana affiancata da colline boscose. I rari viaggiatori che visitano queste regioni godono di paesaggi che ricordano un mondo primordiale attraversati da strade non sempre facili. Ingredienti di un viaggio pieno di promesse ma anche di incertezze. Ci adatteremo adattando l'itinerario giorno per giorno…