Partenza dall'Italia per il Cairo con volo di linea. Trasferimento in hotel.
Cena libera.
Si lascia la capitale in direzione dell’oasi di Bahariya da cui si parte per raggiungere la parte più orientale del Deserto Bianco. E’ una bizzarrìa della natura, impossibile non restare a bocca aperta: emergono fra le sabbie dorate inselbergs, gibbosità, gruppi di torrioni, frotte di mammelloni e funghi di una luminosità abbacinante, di un bianco cangiante dall’alba al tramonto, color pastello, rosa, giallo, azzurro e viola pallido. La singolarità di queste formazioni di “terre assorbenti”, che sembrano di gesso, ma che sono invece calcari e farine fossili, fa di questa terra un momento di contemplazione e meraviglia assolutamente imperdibile. Si continua poi per l’oasi di Dakhla restando sulla falesia del Darb Farafra, dove si trovano gli spettacolari cordoni di dune di un “Piccolo Mare di Sabbia”. Campi. La discesa dalla falesia sull’oasi è assolutamente spettacolare ed una notte in un piccolo “hotel de charme”, magnificamente situato in posizione panoramica sull’oasi di Dakhla, permetterà di fare gli ultimi rifornimenti ed i preparativi per il grande balzo.
Abbandonata l’ultima oasi e la nuova strada asfaltata che porta al pozzo di Bir Tarfawi, a sud, quasi al confine con il Sudan, comincia l’avventura che porterà al Gilf el Kebir e poi su, attraverso il Great Sand Sea, fino all’avamposto di Aïn Dalla, ai bordi occidentali del Deserto Bianco. L'itinerario si snoda in un paesaggio caratterizzato da grandi pianure, fantastici sif (lunghi cordoni di dune serpeggianti) e solitarie colline coniche, nere come il carbone, tra la sabbia che dal bianco sfuma al melone. Finché appare come irreale la grande barriera di roccia nera che delimita l'altopiano del Gilf Kebir. Le scure pareti strapiombano sulla piana sabbiosa sottostante come inespugnabili baluardi che il tempo ha lacerato, provocando ferite profonde, gole e canyons. L’impatto è notevole e l’impressione è sicuramente di grande malìa. Vivida è la percezione della maestosa potenza che emana dal luogo e palpabile la sensazione di assoluta solitudine. La falesia occidentale ed in particolare il promontorio di Wadi Sora sono caratterizzati da spettacolari gruppi di pachidermiti, sabbia bianca, rossa, ritrovamenti di paleosuoli e ripari ai piedi di ciclopici bastioni, forse ai bordi di antiche paludi, dove l’uomo ha lasciato utensili e rappresentazioni fantastiche del suo mondo. Come nella celebre Grotta dei Nuotatori. Ma l’emozione più forte senza dubbio coglierà i visitatori della Grotta Foggini, scoperta solo recentemente. Incredulità, stupore e meraviglia di fronte alle migliaia di pitture e di graffiti di questo riparo: sulla parete si muovono con grazia danzatori, suonatori, cacciatori, personaggi che sembrano specchiarsi nell’acqua, ancora tuffatori… scene di vita quotidiana rappresentate con gusto sollevano un velo sugli usi e costumi di un mondo scomparso, svelando uno scorcio d’eccezionale interesse… e poi un’insolita quantità d’impronte di mani, di piedi, e struzzi, gazzelle, giraffe e felini… il tutto eseguito con una straordinaria eleganza del segno. Si tratta davvero della scoperta più importante degli ultimi decenni in Sahara, miracolosamente giunta vergine fino a noi dai recessi della preistoria. Infine non si possono dimenticare i resti dei campi di grandi esploratori come Hassanein Bey, Kemal el Din, Bagnold, Clayton, von Almasy, padri di un’epopea che fu l’anima ispiratrice delle gesta dei Long Range Desert Group, le “pattuglie del Deserto”… e i paesaggi di amplissimo respiro dalla sommità dell’altopiano, valli interminabili invase da dune, burroni e scarpate a picco che si aprono sull’infinito, antichi wadi con mirabolanti acacie. Era forse qui la misteriosa oasi perduta di Zerzura? Campi.
La risalita verso nord è caratterizzata da larghissime piane che impercettibilmente si restringono tra lontanissimi, appena abbozzati filari di dune. Una sosta nella vasta regione di ritrovamento di quel vetro naturale color della giada o dell’acquamarina, il “vetro libico”, chiamato Silica Glass, è d’obbligo. Come pure s’impone la ricerca e la visita di alcuni dei paleosuoli di cui è prodiga la regione, ricchi di “amigdale”, monofacciali e bifacciali, raschietti, lame, coltelli e punteruoli. Poi un cambio di direzione porterà, sempre attraverso le dune del Grande Mare di Sabbia, verso est, verso il pozzo di Aïn Dalla, ai bordi occidentali del Deserto Bianco, avamposto dell’esercito egiziano: pochi militari in povere baracche attorno all’unico pozzo della regione… impossibile non pensare al celebre Deserto dei Tartari di Buzzati. E’ davvero una traversata importante di un autentico oceano di sabbia, un continuo scavalcamento di alte dune come fossero flutti minerali, un girovagare tra le onde quanto mai emozionante e suggestivo alla ricerca dei passaggi tra una cresta e l’altra, in un’area rimasta inesplorata fino all’inizio del secolo scorso, quando fu visitata da spedizioni di cartografi inglesi e divenne poi teatro delle incursioni impossibili e delle eroiche gesta degli uomini del Long Range Desert Group. Campi, l’ultimo, indimenticabile, tra le “dolomiti” del Deserto Bianco.
La strada asfaltata segna la via del ritorno. Una sosta nell’oasi di Bahariya permette di rifocillarsi, poi è il duro rientro nella civiltà, nel caos della capitale.
Trasferimento in aeroporto e partenza per l’Italia.
Prezzo per persona in doppia – partenza da Milano/Roma - minimo 10 partecipanti con Giancarlo Salvador: € 2600,00
La quota comprende:
La quota non comprende:
Supplementi:
***ATTENZIONE: sono state notevolmente ribassate le tasse per la sicurezza imposte dalle autorità egiziane. Per questo viaggio si tratta attualmente di € 1200 da dividere per il numero di partecipanti. Per quanto riguarda la sicurezza niente di nuovo è successo negli ultimi due anni e quindi, proprio per questo pensiamo, con nuovi negoziati abbiamo ottenuto delle condizioni più vantaggiose.
data di partenza | rientro | Note particolari | Prezzo | HS | Calc |
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Descrizione | Costo | |
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Costi fissi | ||
Prezzo base a persona in camera doppia | € 2600 | |
isc + assicurazione medico/bagaglio | € 80 | |
Supplemento alta stagione | € 0 | |
Tasse aeroportuali indicativamente* | € 200 | |
Costi accessori e supplementi | ||
Supplemento camera singola | € 150 | |
Visto di entrata nel paese/i | € 20 | |
TOTALE DEI COSTI |
Costo a persona | Prezzo |
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Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto | € 200 |
Sistemazione in singola | € 150 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio | € 80 |
Visto di entrata nel paese/i | € 20 |
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.
Il Cairo. Deserto Bianco, Gilf Kebir, Gran Mare di Sabbia, Silica Glass, l'oasi di Siwa ed i laghi salati, la depressione di El Areg. Arte rupestre: Grotta dei nuotatori, Grotta Foggini, Riparo degli arcieri.
su e giù per le dune a caccia di stranezze geologiche e manufatti litici che raccontano la storia del mondo tra panorami vastissimi ed insoliti, sotto incombenti cieli stellati. Itinerario arricchito dalla straordinaria Grotta Foggini, la "Cappella Sistina" delle pitture rupestri. Un Egitto diverso, passione e dannazione per tanti esploratori. Da Cambise ai Long Range Desert Group.