Partenza dall’Italia con volo di linea. Arrivo il mattino all'aeroporto di Santiago e trasferimento in città. Rilascio dei bagagli in hotel ed inizio della visita della capitale, chiusa in una paesaggistica conca nel pieno del cuore delle Ande, per scoprire il centro storico e coloniale ed i grandi quartieri moderni dalla vita movimentata. Passeggiata per le vie della città tra la Cattedrale, il Palazzo del Governo “la Moneda” e la zona pedonale di paseo Ahumada. Sosta al Mercato Centrale, struttura metallica di fine '900 frequentata da locali e turisti attratti dalle perse mercanzie e dai forniti banchi del pesce. Pranzo in un ristorante all'interno del mercato per gustare i freschi prodotti del Pacifico. La visita prosegue attraverso il quartiere bohème di Bellavista, quello residenziale con eleganti palazzi ed infine Cerro San Cristobal da dove si gode di una splendida vista di Santiago incorniciata dalla Cordigliera delle Ande. Cena libera. Pernottamento in hotel.
In mattinata partenza verso la costa per raggiungere Isla Negra, località cara ai cileni ed al pubblico internazionale per la bellezza del paesaggio in cui sorge e soprattutto per aver ospitato il poeta Pablo Neruda. Durante il soggiorno a Isla Negra il cileno premio Nobel per la letteratura ha dato vita ad una parte importante delle sue opere ed oggi la sua casa è diventata un museo. Nel corso degli anni Pablo Neruda costruì diverse case spesso definite “poesie immobiliari” per l'amorevole cura ed attenzione con cui le concepì ed arredò, tra queste quella di Isla Negra è la più suggestiva e forse la più amata dal poeta. Si raggiunge percorrendo un lungo sentiero immerso tra alberi e cespugli che conduce alla casa-barca incagliata sulla spiaggia. L'arredamento profuma di mare e si compone di una meticolosa collezione di oggetti tra cui spiccano bottiglie, conchiglie ed alcune polene a cui Neruda aveva dato anche un nome: Cymbelina, Medusa, Sirena e Maria Celeste. Lasciate le atmosfere rarefatte di Isla Negra, si prosegue verso un altro luogo-icona del Cile: la regione dei vigneti. La produzione vinicola è una realtà consolidata che annovera il paese tra i principali produttori a livello mondiale. I vini rossi sono prodotti principalmente con le uve del merlot, del cabernet-sauvignon, del cabernet franc e del carménère, mentre il vino bianco viene vinificato con uve del sauvignon e dello chardonnay. Il risultato sono vini di ottima qualità apprezzati in tutto il mondo… certamente meno aulico di opere letterarie, ma quando il vino è buono si tratta pur sempre di poesia! Visita di una cantina con inclusa degustazione. Rientro a Santiago nel pomeriggio. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
Trasferimento in aeroporto e volo per Balmaceda, porta di entrata nella remota e poco popolata regione di Aysén ai confini settentrionali della Patagonia cilena. Natura sovrana su tutto e tutti, si manifesta plasmando il terreno con montagne, ghiacciai, lagune e fiordi… un paesaggio infinito, un piacere per la vista che genera incontrollabili emozioni! Si imbocca la Ruta 7, meglio nota ai più incalliti viaggiatori on the road come la Carretera Austral. Che sia in auto, moto, bici o a piedi sfiorare l'asfalto e la polvere di questa strada è una gioia per gli occhi e l'anima e non si può fare a meno di esultare pensando: “sono qui anch'io!”. Si prosegue verso sud fino a Puerto Rio Tranquilo da dove si salpa per l'escursione in barca alle Capillas de Marmol, rocce calcaree erose e modellate dalle acque del lago General Carrera. Questo immenso bacino idrico è alimentato da acque che provengono dai ghiacciai e conferiscono alle grotte uno straordinario colore tra l’azzurro ed il grigio perlato. Las Capillas de Marmol sono una meraviglia naturale rara e preziosa, caverne ed anfratti dalle forme morbide e arrotondate che ricordano gli ambienti di una cappella o della cripta di una chiesa. Arrivo in serata al lodge posto sulle rive del fiume Baker. Pensione completa e pernottamento in lodge.
Ancora lungo la celebre Carretera Austral per risalire fino a Puerto Chacabuco, maggiore porto della regione di Aysén. L'asprezza del territorio ed il clima caratterizzato da venti freddi che soffiano dall'Antartide hanno mantenuto per lungo tempo la regione lontana dalle conquiste europee dei secoli passati. Hic sunt leones avrebbero potuto scrivere i cartografi del tempo anche se qui non vivevano belve feroci ma stoiche comunità di indios: i Chonos e i Caucahues il cui sostentamento era basato sulla caccia e la pesca, ed i Tehuelches cacciatori nomadi delle terre più interne. Sembra che proprio questi ultimi abbiano ispirato il termine Patagonia, perché erano genti di costituzione massiccia e gli spagnoli ne avevano notato i grandi piedi, i “pata-gones” appunto. Il paesaggio così intatto e selvaggio riempie gli occhi ed il cuore: l'imponente Cerro Castillo e la valle che si apre ai sui piedi, il parco nazionale Rio Simpson attraversato da cascatelle e canyon che si gettano nel fiume, foreste di lenga e faggi australi. Arrivo a Puerto Cachabuco nel pomeriggio e sistemazione in hotel. Il giorno successivo navigazione in catamarano nel Parco Nazionale Laguna San Rafael, 1.700.000 ettari disseminati di iceberg che rendono il panorama quasi irreale. Le attrazioni principali sono la Laguna San Rafael ed il ghiacciaio omonimo che vanta un fronte di circa 2 chilometri ed un'estensione di più di 20, uno spettacolo che lascia a bocca aperta! Con condizioni metereologiche favorevoli ci sarà la possibilità di avvicinarsi alla parete del ghiacciaio a bordo di gommoni. Rientro in hotel nel pomeriggio e pernottamento. Pensione completa.
Si prosegue verso nord con diverse tappe panoramiche fino a raggiungere il Parco Nazionale Queulat, nome di origine Chono che significa suono di cascate. Istituito nel 1983, il Parco racchiude una superficie di 150.093 ettari e presenta un paesaggio selvaggio di foreste sempreverdi, fiordi, fiumi, laghi e ghiacciai. Grazie alle abbondanti precipitazioni le basse quote sono ricoperte da un fitto manto di foresta lussureggiante, mentre più in alto, fino a 2200 metri di altezza, si sono formati vasti ghiacciai. Una passeggiata tra i sentieri del parco sarà l'occasione per osservare e godere di scorci spettacolari di questa natura australe: la laguna Tempanos e lo spettacolare ventisquero colgante (= ghiacciaio appeso). Arrivo a La Junta, villaggio di poche centinaia di abitanti in gran parte originari dell'isola di Chiloè. Pensione completa e pernottamento in hotel.
Sempre lungo la Ruta 7 si entra nella regione dei laghi e, attraverso un paesaggio disegnato da boschi di araucania e vulcani ancora attivi, si raggiunge la cittadina di Puerto Varas. Oggi il percorso si presenta ancora più vario e dinamico, la costa incisa da profonde insenature richiede di alternare tratti su strada ad attraversamenti in traghetto, un vero viaggio nel viaggio! Sosta nella cittadina di Chaitén sorta nel 1933 come base logistica per rifornire i remoti insediamenti di pionieri e le fattorie sulle sponde del lago Yelcho. Nel 2008 il vulcano Chaitén, posto a poca distanza dall'omonima cittadina, ebbe un brusco risveglio dopo più di 9000 anni di riposo. L'eruzione fu così potente che la grande nube di cenere invase per giorni diverse regioni della Patagonia e, spinta dal vento, si diffuse fino a Buenos Aires e Santiago del Cile. La tappa successiva è il Parco Pumalin, oggi gestito dalla cilena Fundacion Pumalin. In passato è stata un’area privata di proprietà di un magnate nordamericano che per anni collezionò grandi porzioni di foresta. I 290.000 ettari del parco spaziano dal cuore delle Ande ai fiordi della costa pacifica. Arrivo in serata a Puerto Varas, cittadina di origini tedesche splendidamente affacciata sul lago Llanquihue. Pranzo incluso e cena libera. Pernottamento in hotel.
Dopo la prima colazione visita panoramica di Puerto Varas e partenza verso il molo di Pargua da dove un breve tratto in traghetto porta al porticciolo di Chacao, posto sulla sponda opposta. Sbarco sull'Isla Grande de Chiloè. Il solo nome evoca miti e leggende di pescatori coraggiosi, veri nomadi del mare che sfidarono a bordo dei loro lanchòn le acque esuberanti che si incanalano in un dedalo di fiordi ed insenature fino ai limiti estremi della Patagonia. Il clima, la geografia del territorio, la presenza dell'oceano, il ritmi di vita che si alternano tra il lavoro nei campi e la pesca in mare, la vegetazione e soprattutto l'isolamento hanno contribuito a forgiare negli abitanti, i Chilote, un forte senso del sovrannaturale. Ed ecco che torrenti, laghi, alberi, rocce, animali, fiori, sole, luna e stelle si trasfigurano dando vita ad entità dai poteri e dalle capacità fantastiche... la realtà si fonde con l'immaginazione e dà vita al mito. Rispetto al Cile continentale l'arcipelago di Chiloè costituisce un mondo a sé stante, dove la popolazione è frutto di incroci nei secoli tra coloni spagnoli ed indigeni e dove storia, costumi, tradizioni e credenze sono il risultato di secoli di isolamento e vita solitaria. Di particolare pregio è l'architettura delle chiese dell'isola, più di 150, alcune delle quali dichiarate Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Costruite interamente in legno, soprattutto quello di alerce che abbonda in queste zone, vantano uno stile unico, ispirato agli edifici religiosi tedeschi, che ha dettato i canoni della cosiddetta scuola chilote. Visita di Ancud, città portuale fondata del 1767 a scopo difensivo, e di Castro, situata nella parte più interna del fiordo omonimo, dove è possibile ammirare le tipiche abitazioni in legno costruite su palafitte. Pasti liberi. Pernottamento in hotel a Castro.
Oggi è domenica e nel villaggio di Dalcahue si tiene il pittoresco mercato settimanale che invita gli artigiani dell'arcipelago ad esporre e a vendere oggetti in legno, maglioni, tappeti e tessuti in lana. Sosta alla Feria Artesanal e rientro in terraferma per il trasferimento all'aeroporto di Puerto Montt in tempo per il volo su Punta Arenas. Atterrati a Punta Arenas, maggiore porto del Cile meridionale e punto di partenza di spedizioni dirette in Antartide, si prosegue via terra verso nord per raggiungere dopo circa 3 ore Puerto Natales, fondata poco più di un secolo fa come capitale della Provincia di Ultima Esperanza. L’indomani è una giornata da fuochi d'artificio, non solo perché è Capodanno, ma soprattutto perché si farà visita al “Parco dei Parchi” patagonici: il Parco Nazionale Torri del Paine. Quasi 243.000 ettari di torri granitiche, vallate, torrenti, laghi, ghiacciai e foreste… qui tutto è grande, maestoso, eterno e spettacolare! Il massiccio del Paine, considerato uno dei sistemi orografici più belli al mondo, presenta audaci formazioni rocciose ed una varietà paesaggistica mozzafiato. Durante la giornata si raggiungeranno diversi punti panoramici per apprezzare la vista delle cime Cuernos del Paine, del lago Grey e del lago Pehoe. Nel tardo pomeriggio arrivo in una caratteristica estancia dove è previsto il pernottamento. Immersa nella steppa patagonica l'estancia offre un clima familiare, il silenzio e la pace della natura, la splendida vista sulle cime del parco e una tipica cena a base di prodotti regionali e cordero al palo. Pranzo al sacco, cena e pernottamento in estancia.
Se il buongiorno si vede dal mattino, con la vista sulle guglie Torres del Paine il nuovo anno non potrebbe avere un inizio migliore! Mattinata libera per godere del paesaggio e dell'aria fine che si respira a queste latitudini. Rientro a Puerto Natales, trasferimento in aeroporto e volo per Santiago. Arrivo in serata e sistemazione in un hotel posto proprio di fronte all'aeroporto, in modo da sfruttare al meglio le ore di sonno, perché il mattino successivo la sveglia suona presto. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
Volo per Rapa Nui. Lontana, esotica, misteriosa, spoglia, tribale.. sono tanti gli aggettivi che ci descrivono quest'isola nel mezzo nell'oceano Pacifico a più di 3600 chilometri dalla costa cilena… ma forse l'aggettivo che più di tutti la valorizza è uno: magica! Per chi da tempo immagina di visitarla, arrivarci è un'emozione difficile da raccontare, una gioia così grande che si comprende solo vivendola sulla propria pelle. Formatasi da eruzioni vulcaniche, ha tratti di costa rocciosa a picco sul mare e rare piccole baie sabbiose, mentre l'interno è brullo e ondulato. E proprio in pietra vulcanica sono stati plasmati i suoi custodi, i Moai: enormi statue scavate all'interno dell'isola e trasportate sulla costa a protezione dei suoi abitanti. Alcuni studiosi ritengono che rappresentino antichi sovrani, altri che si tratti di divinità dalle virtù benefiche, tra cui il mana, l'energia vitale che questi monumenti diffondono sugli abitanti dell'isola. Ecco forse perché danno le spalle all'oceano e rivolgono lo sguardo verso l'interno. Peccato che in quanto patrimonio archeologico non si possano toccare, perché verrebbe una gran voglia di abbracciarli tutti! Giornate intense per scoprire i vari siti: il cratere del vulcano Ranu Kau, la città cerimoniale di Orongo e i vicini templi Vinapu, i siti archeologici di Tongoriki e Te Pito Kura, la spiaggia di Anakena e il vulcano Rano Raraku, dove furono scolpite la maggior parte delle statue. Il pomeriggio del 16° giorno rientro in volo a Santiago, trasferimento e sistemazione in hotel in centro città. Pasti liberi. Pernottamento in hotel.
Prima colazione. Mattinata libera e nel pomeriggio trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.
Arrivo in Italia nel pomeriggio.
data di partenza | rientro | Note particolari | Prezzo | HS | Calc |
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Descrizione | Costo | |
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Costi fissi | ||
Prezzo base a persona in camera doppia | € 5580 | |
isc + assicurazione medico/bagaglio | € 80 | |
Supplemento alta stagione | € 370 | |
Tasse aeroportuali indicativamente* | € 585 | |
Costi accessori e supplementi | ||
Supplemento camera singola | € 840 | |
TOTALE DEI COSTI |
Costo a persona | Prezzo |
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Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto | € 585 |
Sistemazione in singola | € 840 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio | € 80 |
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.
Un capodanno davvero speciale sotto le Torri del Paine
La mitica Carretera Austral
Las Capillas de Marmol, una meraviglia naturale rara e preziosa
L’architettura chilote, Patrimonio Mondiale dell'Umanità
Isla Negra, dimora del poeta Pablo Neruda
La varietà di ambienti e panorami, condita da percorsi suggestivi su traghetti attraverso laghi e fiordi e su terra nel cuore della Patagonia
E per finire la magia di Rapa Nui e le sue misteriose “sentinelle”
…sono solo alcuni dei momenti più pregnanti di questo viaggio straordinario, un’immersione totale in una natura selvaggia, assolutamente maestosa…un compendio di arte, cultura e natura tra i più completi e intriganti del Sud America. Un incantesimo verticale!