Partenza dall’Italia con volo di linea su Algeri. Cena libera. La sera imbarco su Djanet. Pernottamento in hotel.
Djanet (1094 metri) è la più grande oasi del sud-est algerino con oltre 50.000 palme. Si stende per 5 chilometri lungo la valle del fiume Edjeriou, in una vallata ai piedi della scarpata rocciosa del Tassili degli Ajjer, dalla quale sgorgano numerose sorgenti che raccolgono l’acqua di tutto l’altopiano ed alimentano l’irrigazione dell’oasi e dei giardini coltivati. La località è “pleine de charme”. Punto obbligato d’incontro, di commercio, di scambio lungo le carovaniere che collegavano il Nord Africa con i paesi della fascia equatoriale, ha sempre rappresentato un punto di ristoro, di frescura e di serenità dopo le assolate tappe desertiche. Salendo fino all’ex fortino della legione si può ammirare l’insieme dell’oasi. Partenza verso i bei rilievi di Timras e le prime grandi dune dell’erg d’Admer. Maestose, imponenti, introducono a piane sconfinate che portano verso il Monte Tazat e le dune di Tin Abarho, piccolo ammasso di sabbie dalle creste cangianti, morbide, suggestive. Da qui rotta verso l’altra bella formazione di dune che è l’erg Tihodaine, dal nome del roccione che sta al centro di questa piccola formazione di dune citata in tutti i testi che trattano di preistoria. Ed infatti ai bordi dell’erg numerosissimi paleo suoli testimoniano l’insediamento dell’uomo nel neolitico. Tihodaine si trova isolato sulle vecchie rotte che congiungono Amguid a Djanet, la Tefedest al Tassili n’Ajjers, ai bordi dell’immensa piana di Afara. Lungo il percorso monumentali tombe “a buco di serratura” rappresentano un magnifico, particolare esempio di sepoltura neolitica: un tumulo centrale, due cerchi concentrici di pietre ed un viale di accesso. Appaiono come giganteschi bubboni sui fianchi delle colline, monumenti giganteschi ed insoliti di un grande passato. Campi.
Siamo ai piedi del Tassili n’Ajjers ed una pista sassosa s’inerpica tra sfasciumi d’arenaria fino al minuscolo villaggio di Tamadjert… davvero sperduto, incastrato in una gola tra le montagne. La sua stupenda guelta di acqua limpida e corrente invita ad un tuffo ristoratore, impensabile nel deserto. Poco lontano una favolosa grotta ricca di pitture rupestri suscita il più grande interesse. Qui, tra le altre rappresentazioni, sono da segnalare carri trainati da cavalli “al galoppo volante” e graziosissime fanciulle dalle minigonne trasparenti. Insolite e bellissime! Poi discesa nella incredibile regione di Ifedaniouène: una selva di pinnacoli offre scorci impagabili e suggerisce passeggiate e bivacchi da mille e una notte. Qui si scoprono ripari anche di notevoli dimensioni che ospitarono l’uomo del neolitico: scene di quotidianità emergono dalla notte dei tempi ad illustrare una storia raccontata a fumetti. Incredibili, è il caso di dirlo viste le condizioni climatiche del Sahara odierno, le rappresentazioni di grandi pesci! Infine una corsa nella sterminata piana di Afara bordata di torrioni ciclopici ci avvicina ad uno dei pochissimi passaggi che portano sopra al Tassili. Una salita impervia infatti sbuca sull’altopiano dove l’oued Tasset ci aspetta con i capolavori della preistoria. Il tratto è fine, si direbbe a pennino, le proporzioni dei disegni sono perfette, naturali, gli atteggiamenti di personaggi e bestiame sono incantevoli, i colori offerti dalle ocre sono stati sapientemente dosati… non si può che rimanere a bocca aperta, ogni commento è superfluo, lo stupore e l’emozione hanno il sopravvento. Campi.
L’area di Dider, sempre sul Tassili, è un ampio spazio di pascolo, rifugio per i nomadi di questa tormentata regione di montagna, ed offre la curiosità di Tin Terhert, “la roccia scolpita”, un grande ammasso di arenaria a forma di cupola ricoperto da incisioni, tra cui spiccano un enorme toro lungo più di 4 metri sul cui corpo sono state tracciate figure geometriche a spirale, delle stupende gazzelle accucciate e curiosi personaggi senza volto. Poi il passo di Taradjeli ci permette di scendere dall’altopiano e di recuperare i bordi frastagliati e i grandi canyons che intagliano le sue ultime propaggini. Qui la valle incantata dell’oued Essendilène, bordata di ciclopici torrioni, conduce alla celebre guelta ornata di oleandri che ha fatto sognare tutti gli appassionati sahariani. Il bivacco negli anfratti spettacolari di Tikobaouine (letteralmente “le spade”), proprio un labirinto di lame d’arenaria emergenti dalla sabbia, di fronte all’erg d’Admer, è una tentazione… come rinunciare allora ad un’ultima cavalcata sulle dune? Ed ecco il gran finale: i buoi di Teghaghart, profondamente incisi ed accuratamente levigati, il massimo dell’arte rupestre sahariana. Nell'ansa del fiume Edjeriou si stagliano solitari dei faraglioni rocciosi e nella parte inferiore di una parete alcuni buoi dalle grandi corna sono ritratti nell'atto di abbeverarsi. I musi arrivano a lambire la terra, dove forse un giorno si trovava l’acqua. Non molto lontano si incontra ancora una grande tomba solare, ed il pannello dei bovini ai bordi dell’oued Eddarène. Campi. Rientro a Djanet. Cena e stanza a disposizione in hotel.
In nottata trasferimento all’aeroporto ed imbarco per Algeri. Corrispondenza per l’Italia.
Quota per persona in doppia – minimo 4 partecipanti
Tour Leader dall'Italia a partire da 10 partecipanti
Descrizione | Costo | |
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Costi fissi | ||
Prezzo base a persona in camera doppia | € 1990 | |
isc + assicurazione medico/bagaglio | € 80 | |
Supplemento alta stagione | € 200 | |
Tasse aeroportuali indicativamente* | € 0 | |
Costi accessori e supplementi | ||
Supplemento camera singola | € 150 | |
Visto di entrata nel paese/i | € 145 | |
TOTALE DEI COSTI |
Costo a persona | Prezzo |
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Tasse Aeroportuali, da verificare al momento dell'emissione del biglietto | € 0 |
Sistemazione in singola | € 150 |
Iscrizione ed Assicurazione medico-bagaglio | € 80 |
Visto di entrata nel paese/i | € 145 |
La quota comprende:
La quota non comprende:
Supplementi:
Attenzione: la richiesta di assicurazione contro il rischio annullamento va confermata contestualmente alla conferma del viaggio e viene resa operativa al momento del ricevimento dell'acconto.
Djanet, Erg d'Admer, Tin Abarho, Tihodaine, Tamadjert, Ifedaniouène, Afara, Oued Tasset, Dider, Essedilène, Tikobaouine.
Un angolino di Sahara molto speciale, insospettato, ricco di sorprese. Dalle dune d’Admer a quelle di Tin Abarho e Tihodaine. Ai piedi dei possenti bastioni del Tassili n’Ajjers che si sbriciolano nelle pianesconfinate in torrioni imponenti ed esili pinnacoli. Paesaggi tra i più coinvolgenti del Deserto, territori ambiti e prediletti di caccia e pascolo in epoca preistorica, teatro di rivoluzioni artistiche e culturali. Sfondi, ocre, soggetti inconsueti, stili diversi e raffinatissimi esaltano i racconti di una storia affascinante. Qui trovate i veri capolavori del Sahara!